Rassegna Stampa

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18.12.25

OLTRELALINEA.NEWS

L’Artico registra l’anno piu’ caldo dal 1900 mentre la crisi climatica continua

L’articolo conferma con dati scientifici inequivocabili come la riduzione delle emissioni di gas serra sia una priorità non più rinviabile per contenere gli effetti della crisi climatica, già drammaticamente evidenti nell’Artico.
Per le imprese, agire oggi significa ridurre i rischi ambientali, economici e legali di domani.
In questo contesto, Pool Ambiente affianca le aziende non solo con soluzioni assicurative dedicate, ma anche con strumenti concreti di prevenzione.
Le imprese assicurate con il Pool possono infatti accedere gratuitamente alla piattaforma Climate Aware, per analizzare la propria esposizione climatica e supportare decisioni più consapevoli e responsabili.

18.12.25

LA NAZIONE - CRONACA DI FIRENZE

Fiamme in una ditta di galvanica Sono partite per un cortocircuito

L’incendio in un’azienda di galvanica evidenzia come eventi apparentemente circoscritti possano generare impatti ambientali rilevanti, tra emissioni, contaminazione dei materiali e potenziali ricadute sul territorio circostante.
In contesti industriali a rischio chimico, anche un rogo può attivare obblighi di messa in sicurezza, ripristino e bonifica.
Questi episodi confermano l’importanza di una copertura assicurativa di responsabilità ambientale, in grado di tutelare l’impresa dagli oneri economici e legali derivanti da danni ambientali improvvisi e accidentali.

18.12.25

CORRIERE DELLA SERA - EDIZIONE BRESCIA

Caso Caffaro, condannati i vertici

La sentenza sul caso Caffaro rappresenta un passaggio cruciale nel riconoscimento delle responsabilità personali dei vertici aziendali per i danni ambientali.
Il tribunale ribadisce che l’inerzia nella gestione di un inquinamento noto e accertato può integrare responsabilità penali gravi, anche quando le cause originarie risalgono a gestioni precedenti.
È una conferma concreta dell’applicazione del principio europeo “chi inquina paga” e dell’obbligo di intervenire tempestivamente con misure di contenimento e bonifica.
Un monito forte per le imprese sull’importanza della prevenzione, della corretta gestione dei rischi ambientali e della tutela del territorio come parte integrante della governance aziendale.

18.12.25

AGENDADIGITALE.EU (WEB)

Greenwashing: ecco quando la finta sostenibilita’ diventa illecito penale

L’articolo evidenzia come il greenwashing non sia più solo una questione di comunicazione, ma possa assumere una rilevanza giuridica e penale sempre più concreta.
In questo quadro, anche la mancata gestione dei rischi di responsabilità ambientale può contribuire alla configurazione di un illecito, quando le dichiarazioni di sostenibilità non trovano riscontro in adeguate misure di prevenzione e tutela.
Dichiararsi “green” senza aver valutato, gestito e coperto i potenziali danni ambientali espone le imprese a rischi reputazionali, legali e sanzionatori.
La coerenza tra comunicazione ESG, gestione dei rischi e strumenti assicurativi diventa quindi un presidio essenziale contro il rischio di greenwashing.

18.12.25

MBNEWS.IT (WEB)

PFAS in Brianza, il rapporto ARPA: i pesci diventano spie dell’inquinamento nel Lambro e nella Molgo

Il Rapporto PFAS 2025 di ARPA Lombardia evidenzia come l’inquinamento da PFAS continui a interessare anche la Brianza, in particolare i corsi d’acqua, pur in assenza di criticità immediate per l’acqua potabile.
Il dato più rilevante riguarda il peggioramento dello stato ecologico dei fiumi, con pesci risultati “non conformi” per bioaccumulo di PFOS nel Lambro (Lesmo), nella Molgoretta (Usmate Velate), nel Molgora e nel Seveso.
I pesci diventano così vere e proprie “spie” dell’inquinamento, mostrando concentrazioni elevate anche quando i valori nell’acqua appaiono contenuti.
Persistono inoltre picchi di PFAS nell’acqua del Seveso e della Molgora, mentre nelle falde sotterranee il PFOS è diffuso ma raramente supera i valori soglia.
Nel complesso, il rapporto segnala un rischio ambientale cronico che richiede monitoraggi continui e interventi di prevenzione, soprattutto per la tutela degli ecosistemi fluviali.

12.12.25

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Inquinamento alla Itrec c’e’ la data del processo

Il processo per disastro ambientale al sito nucleare Itrec di Rotondella inizierà il 18 febbraio 2026. Sei indagati e la società Sogin sono accusati di aver omesso comunicazioni sulla contaminazione da tricloroetilene e cromo esavalente nelle falde, aggravando l’inquinamento per evitare costi e danni d’immagine. Contestate anche gestioni non autorizzate di rifiuti e scarichi nel fiume Sinni.
12.12.25

NONSPRECARE.IT

Perche’ la neve distribuita con gli elicotteri e’ un disastro ambientale

La pratica di trasportare neve artificiale con elicotteri per mantenere aperte le piste da sci, come avvenuto in Trentino, ha causato 1,5 tonnellate di CO₂ in sole 4 ore e un enorme consumo di carburante. Oltre alle emissioni, si registrano inquinamento acustico, stress per la fauna e alterazione degli ecosistemi alpini. Un intervento presentato come sostenibile si rivela invece un grave spreco ambientale per favorire il turismo sciistico.

10.12.25

LA RAGIONE

Acque tossiche

Il cambiamento climatico aumenta il rischio di alluvioni, che possono liberare sostanze tossiche da migliaia di discariche storiche in Europa, contaminando falde e acque potabili. PFAS e PCB, chimici persistenti, sono già diffusi in Italia, con il 79% dei campioni d’acqua contaminati e casi gravi come Brescia. La combinazione di eventi climatici estremi e discariche non sicure rappresenta una minaccia crescente per l’ambiente e la salute pubblica.

09.12.25

LANUOVAFERRARA.IT (WEB)

Pfas in provincia di Ferrara, una ventina i siti contaminati

Greenpeace segnala 20 siti contaminati da Pfas nel Ferrarese, mentre gli F-Gas, legati ai Pfas e potenti gas serra, contribuiscono al rischio di contaminazione e cambiamenti climatici. Emilia-Romagna emette solo l’1% degli F-Gas nazionali, ma è circondata da aree ad alta emissione.
10.12.25

FANPAGE.IT (WEB)

Grosso incendio all’Interporto di Nola, in fiamme container: enorme colonna di fumo

Il 9 dicembre un grosso incendio è divampato all’Interporto di Nola, in provincia di Napoli, coinvolgendo due container e una gru nella zona logistica. Le fiamme hanno generato una colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di domare il rogo. Si teme l’impatto ambientale. Un evento imprevedibile può trasformarsi in un disastro ambientale in pochi minuti: avere una polizza ambientale significa proteggere il futuro della tua azienda e dell’ambiente.