Certificazione Ambiente Protetto

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La nuova Prassi di riferimento UNI/PdR 107:2021 “Ambiente Protetto - Linee guida per la prevenzione dei danni all’ambiente - Criteri tecnici per un’efficace gestione dei rischi ambientali” è la nuova certificazione ambientale di cui Pool Ambiente è promotore.

Di cosa si tratta

È un innovativo documento tecnico che introduce linee guida per le imprese con lo scopo di migliorare la gestione dei rischi ambientali e rendere più efficace la prevenzione dei danni alle risorse naturali.

Perché una nuova certificazione ambientale

Sono già diverse le certificazioni ambientali che un’azienda può implementare. La più popolare è sicuramente la ISO14001. I sistemi di gestione ambientale sono utilissimi strumenti per misurare le performance ambientali dell’azienda e migliorarle in modo progressivo e continuativo. Tuttavia né la ISO14001 né l’EMAS (ad essa simile)  prevedono specifici requisiti tecnici da rispettare o implementare. Gli obiettivi anche se relativi a rischi ambientali sono lasciati alle valutazioni dell’impresa.
Vista l’importanza del tema della prevenzione dei danni all’ambiente e la scarsa attenzione che oggi viene data a questo aspetto abbiamo ritenuto importante fornire alle imprese uno strumento puntuale sia per l’individuazione delle possibili sorgenti di danno così come per i requisiti indispensabili per ridurne al minimo il rischio.
La nuova Certificazione Ambiente Protetto è pertanto complementare alle certificazioni ambientali esistenti, in grado di rafforzarne gli aspetti di gestione dei rischi e prevenzione dei danni all’ambiente. Inoltre per un’azienda che si è già dotata di un sistema di gestione ambientale sarà più agevole e implementare i requisiti previsti dalla prassi.

Come nasce

Questa iniziativa nasce per impulso di Pool Ambiente e dei propri 22 membri. Dall’esperienza acquisita nella gestione dei rischi e dei sinistri ambientali emergono le seguenti considerazioni:

  • La principale causa dei sinistri di danno all’ambiente - non dolosi - è una carenza nella manutenzione degli impianti o l’assenza di dispositivi in grado di prevenire il verificarsi di eventi dannosi o atti a ridurne la gravità;
  • La sensibilità delle aziende al tema della prevenzione dei danni all’ambiente è bassa così come bassa è la consapevolezza dei propri rischi ambientali;
  • Le certificazioni ambientali esistenti non hanno un focus sulla gestione dei rischi, se questo aspetto è presente mancano comunque prescrizioni o indicazioni precise sulle attività da mettere in campo perché la prevenzione dei danni all’ambiente sia efficace.

Sulla base di queste premesse Pool Ambiente decide di mettere a punto una nuova certificazione ambientale volontaria per aiutare le imprese a meglio individuare e gestire i propri rischi ambientali con l’obiettivo di una migliore tutela delle risorse naturali.
Il Pool lavora per due anni alla bozza dello standard per poi farsi promotore della creazione di un tavolo tecnico in sede UNI. Al tavolo vengono chiamati a partecipare professionisti del settore con ampia esperienza e conoscenze in ambito ambientale.

Partecipanti del Tavolo Tecnico

A chi si rivolge

La nuova certificazione si rivolge alle imprese di ogni tipologia, settore e dimensione.
La Prassi di riferimento ha infatti un approccio per sorgente/scenario che consente un’applicazione a prescindere dall’attività svolta dall’azienda ma garantendo l’individuazione puntuale delle potenziali sorgenti di danno. In ogni caso è certamente di più facile applicazione per le imprese che svolgono la propria attività in un sito specifico.

Cosa prevede la Prassi

Il primo step è l’individuazione delle potenziali sorgenti presenti nel sito e dei relativi scenari di danno all’ambiente tra 7 disponibili. Nel sito può essere applicabile un solo scenario o anche tutti e sette. Il numero di scenari applicabili comporta un diverso numero di requisiti obbligatori applicabili.

Nella tabella seguente trovate l’elenco dei 7 scenari di danno all’ambiente ed alcuni esempi di Requisiti Base presenti nella Prassi.

Scenario Sorgente Descrizione e conseguenze del danno all’ambiente Esempio di REQUISITI BASE previsti dalla PdR Ambiente Protetto

1. Incendio, scoppio, esplosione

Tutta l’azienda, in particolare le aree di stoccaggio di materiali infiammabili e/o esplosivi

Tra le conseguenze ambientali di un incendio ci sono:
• fumi che si sviluppano e si propagano nei dintorni
• acque di spegnimento cariche di contaminanti che possono raggiungere terreno e acque
• Il fuoco può poi danneggiare specie e habitat naturali protetti e aree protette
Le conseguenze possono essere:
• contaminazione dell’aria, del terreno e delle acque
• obbligo di attuare misure di prevenzione e il ripristino delle risorse naturali danneggiate

• Prevedere ventilazione adeguata in presenza di sostanze infiammabili
• Garantire la separazione di sostanze incompatibili
• Effettuare manutenzioni documentate sui presidi antincendio

2. Perdita da elementi interrati come serbatoi, e vasche

Serbatoi e vasche interrate

a fuoriuscita di sostanze da un elemento interrato può comportare:
• contaminazione del terreno, delle acque
• danni a specie e habitat naturali protetti
• danni a terzi (persone, cose, attività)

• Tutti i serbatoi devono essere adeguatamente mappati
• Predisporre un Piano di gestione e manutenzione di serbatoi e vasche con riferimento alla corrosione

3. Perdita da condutture sia interrate che fuori terra

Condotte sia interrate che fuori terra che possono contenere prodotti/materie prime o reflui civili/industriali

La fuoriuscita di sostanze da una condotta può determinare:
• contaminazione del terreno, delle acque
• danni a specie e habitat naturali protetti
• danni a terzi (persone, cose, attività)

• presenza di elaborato progettuale della condotta esistente
• la condotta se metallica deve essere provvista di protezione catodica

4. Perdita da serbatoi o vasche fuori terra

Serbatoi e vasche fuori terra

La fuoriuscita di sostanze da un elemento fuori terra può comportare:
• contaminazione del terreno, delle acque
• danni a specie e habitat naturali protetti
• danni a terzi (persone, cose, attività)

• tutti i serbatoi devono essere adeguatamente mappati
• predisporre un Piano di gestione e manutenzione dei serbatoi

5. Sversamento o percolamento in aree di movimentazione o deposito di prodotti o rifiuti

Prodotti/rifiuti

Lo sversamento di sostanze può comportare:
• contaminazione del terreno, delle acque
• danni a terzi (persone, cose, attività)

• Le aree di deposito di sostanze pericolose sono protette in caso di inondazioni e alluvioni
• Chiara identificazione delle sostanze nelle aree di carico/scarico e di deposito

6. Emissioni in atmosfera fuori norma

Camini e punti di emissione in atmosfera in genere

Il rilascio in atmosfera di emissioni non trattate può comportare contaminazione dell’aria e conseguentemente:
• del terreno, delle acque
• danni a specie e habitat naturali protetti
• danni a terzi (persone, cose, attività)

• Calibrazione e taratura degli apparecchi di misura e controllo delle emissioni, sensori e allarmi
• Installazione allarme per malfunzionamento dei sistemi di trattamento dei fumi

7. Emissione di Reflui fuori norma

Depuratore o disoleatore aziendale

Lo scarico di reflui non trattati può comportare:
• contaminazione di corpi idrici
• danno a specie e habitat naturali protetti
• danni a terzi (persone, cose, attività)

• Verifica e manutenzione delle vasche di trattamento
• Allarme in caso di blocco-anomalia

Oltre ai requisiti specifici per i singoli scenari, la Prassi prevede anche alcuni requisiti generali obbligatori relativi alla gestione delle emergenze e alla sottoscrizione di una copertura assicurativa completa per i danni all’ambiente.

Come implementarla

L’azienda può scaricare e implementare volontariamente la nuova Prassi di Riferimento. Le compagnie di assicurazione che partecipano a Pool Ambiente offrono gratuitamente ai propri assicurati che hanno attivato il Servizio Gestione Rischi (servizio gratuito disponibile con la Polizza Tutela Ambientale), la consulenza per verificare lo stato di implementazione della prassi.
Una volta che l’azienda ha implementato i requisiti base può richiedere l’audit di verifica a un Organismo di certificazione accreditato. L’esito positivo dell’audit dà diritto all’azienda a ottenere la Certificazione Ambiente Protetto e a poter utilizzare il Marchio UNI nel materiale di comunicazione.

Quali benefici per le aziende certificate

Pool Ambiente si è fatto promotore anche di una Proposta di Legge, l’Atto della Camera n.445 di cui è prima firmataria l’On. Gadda. Il testo prevede un credito d’imposta pari al 20% per le spese di certificazione e per l’implementazione di alcuni requisiti previsti dalla prassi. Nella proposta inoltre la PdR è equiparata alle certificazioni ISO 14001 e EMAS rispetto ai benefit esistenti.

Da un’analisi di 1031 casi di danno all’ambiente, il Pool Ambiente ha appurato che almeno il 73% dei casi non si sarebbe verificato se le aziende responsabili avessero implementato la PdR 107.

I benefici per le aziende che implementano la prassi sono inoltre:

  1. Rendere più solida la propria politica di tutela ambientale;
  2. Ridurre i rischi di danno all’ambiente e probabilità di eventi avversi con conseguenze su solidità impresa, reputazione, rapporti con clienti/fornitori, rapporti con comunità ed enti, responsabilità penale dei vertici dell’impresa, spese di bonifica e ripristino;
  3. Sconto del 20% sui premi delle Polizze ambientali offerte dalle Compagnie che aderiscono al Pool Ambiente.

Il Pool Ambiente si farà inoltre promotore di ulteriori iniziative per garantire alle imprese certificate: i benefici ad oggi previsti per certificazioni ISO 14001 ed EMAS e in particolare semplificazioni burocratiche (es. nei controlli da parte degli enti), agevolazioni fiscali, riduzioni degli importi delle fidejussioni obbligatorie, migliore rating ESG per prestiti e fidi bancari.

Dove scaricare il testo completo della Prassi “Ambiente Protetto”

Il testo completo è disponibile sul sito di UNI sia in italiano che in inglese e può essere scaricato gratuitamente a questo link:

La nuova PdR “Ambiente Protetto” è stata realizzata con il contributo di:

Compagnie che aderiscono a Pool Ambiente:

  • Assicurazioni SA
  • Assimoco Assicurazioni
  • AXA - MPS Ass.ni Danni
  • AXA Italia
  • BCC
  • Generali Italia
  • Groupama Assicurazioni
  • Hannover Re
  • HDI Assicurazioni
  • HDI Italia
  • Helvetia Compagnia Svizzera
  • Intesa Sanpaolo Assicura
  • Italiana Assicurazioni
  • Itas Mutua
  • Le Assicurazioni di Roma
  • Munich Re
  • New Re
  • Reale Mutua Assicurazioni
  • Sara Assicurazioni
  • Scor SE
  • Società Cattolica di Assicurazione
  • Swiss Re Europe
  • Unipolsai Assicurazioni
  • Vittoria Assicurazioni

Partner:

  • AIBA
  • Altroconsumo
  • ANRA
  • Arpae Emilia Romagna
  • GREEN - Università BOCCONI
  • CARE's - MO-FOOD srl
  • CINEAS
  • Comune di Bologna
  • Fondazione Sodalitas
  • ITC LAW
  • Lifegate Consulting
  • Politecnico
  • Studio Legale Associato Merlin & Tonellotto
  • Unione Consumatori