Rassegna Stampa

Filtra
Categoria
Tag
Cerca
16.05.25

GREENREPORT.IT (WEB)

Il Consiglio d’Europa adotta una convenzione per combattere i crimini ambientali

Il nuovo trattato definisce e criminalizza un’ampia gamma di reati contro l’ambiente e consente agli Stati di perseguire gli autori di atti
intenzionali che provocano catastrofi ambientali assimilabili a ecocidi. Per rendere l’azione dei Paesi ancora più efficace, la convenzione contiene anche l’obbligo per gli Stati di definire e pubblicare una strategia nazionale per prevenire e combattere i reati ambientali, oltre a quello di raccogliere a intervalli
regolari dati e promuovere la ricerca nel campo dei reati ambientali, al fine di studiarne le cause e gli effetti, i tassi di incidenza
e di condanna, nonché l’efficacia delle misure adottate. Il nostro Paese dovrebbe senza dubbio incentivare maggiormente la prevenzione dei danni all’ambiente e in generale da parte delle imprese una migliore gestione dei rischi di responsabilità ambientale oggi trascurata dalla maggior parte delle imprese.

15.05.25

LINKORISTANO.IT (WEB2)

Fiamme e fumo denso, incendio nella discarica

15.05.25

GAETA.IT

Incendio in un magazzino edile a Rosta, colonne di fumo visibili a chilometri di distanza

Il magazzino interessato dallo scoppio del incendio era utilizzato per conservare materiali da costruzione vari e attrezzature pesanti. La presenza di sostanze altamente infiammabili come vernici e pannelli isolanti ha contribuito ad accelerare la propagazione delle fiamme. Il legname, in quantità considerevole, ha inoltre alimentato il rogo, generando fumo denso e tossico. Per garantire la sicurezza sia degli operatori che della popolazione, le autorità locali hanno chiuso la zona interessata per diverse ore. Il traffico è stato deviato e l’accesso all’area è rimasto interdetto fino al termine delle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza.

Quando si verifica un incendio si producono fumi e acque di spegnimento carichi di sostanze tossiche e potenzialmente contaminanti. Tali sostanze se non opportunamente contenute o rimosse possono causare gravi danni alle risorse naturali, alle persone, a cose e altre attività. Spesso si rende necessaria l’evacuazione di abitazioni e attività limitrofe e il blocco di alcune strade. Anche queste sono conseguenze dell'”Inquinamento” derivante dall’incendio.

Il 99% delle imprese è scoperto in caso di incendio per tutti i danni all’ambiente (diretti e indiretti) e pertanto si ritrova a dover sostenere le spese di bonifica e risarcimento dei terzi danneggiati in un momento che può già essere di grande difficoltà per via dell’incendio subito.

La migliore strategia per proteggersi dagli incendi e dalle potenziali conseguenze deve necessariamente includere anche una copertura completa per i danni all’ambiente.

14.05.25

HASHTAGSICILIA.IT

Italia avvelenata: solo il 6% dei suoli bonificati. Sicilia, Lazio e Lombardia le regioni con piu’ i

Il report delle associazioni ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera mette a fuoco una situazione di stallo rispetto al tema delle Bonifiche ambientali. Emergono infatti dal report gravi ritardi amministrativi, una media bassissima di 11 ettari bonificati
l’anno, 35 reati di omessa bonifica dal 2015 al 2023.  Secondo l’esperienza maturata dal Pool Ambiente, le imprese che si dotano di una copertura assicurativa per i danni all’ambiente sono statisticamente più attente al rispetto delle leggi, incluse le norme ambientali, sono quindi meno soggette a ecoreati e, qualora si verifichi un danno all’ambiente, sono in grado di ottemperare agli obblighi di bonifica. La scarsa diffusione di tali coperture impedisce che tale effetto positivo si esplichi su tutto il territorio italiano. Servirebbero infatti incentivi ad  un maggior ricorso a tali coperture che oggi è fermo a meno dell’1% delle imprese italiane.

14.05.25

RICICLANEWS.IT

In dieci anni compiuti in Italia quasi 7mila reati ambientali

L’esperienza maturata dal Pool Ambiente evidenzia come la sottoscrizione di una copertura assicurativa per i danni all’ambiente costituisce un importante stimolo per l’impresa a rispettare le norme vigenti, compresi gli obblighi di bonifica e ripristino. Una maggiore diffusione delle coperture assicurative di responsabilità ambientale avrebbe un indubbio beneficio di riduzione degli ecoreati a beneficio dell’ambiente, della salute delle persone e delle casse dello stato che spesso si trovano a finanziare le bonifiche al posto dei responsabili insolventi.

14.05.25

RINNOVABILI.IT (WEB)

Come eliminare le microplastiche: risultati eccezionali con okra e fieno greco

Catturare le microplastiche disperse nell’ambiente è un’urgenza e oggi una nuova ricerca potrebbe dare un mano. Grazie all’impiego di due elementi al 100% naturali, un gruppo i scienziati ha studiato come eliminare le microplastiche in maniera efficiente. L‘okra ed i semi di fieno greco avrebbero le caratteristiche per ripulire le acque da questo pericoloso inquinante globale. Una ricerca pubblicata sulla rivista ACS Omega ha rivelato che le sostanze responsabili della consistenza viscida dell’okra e del gel dei semi di fieno greco possiedono una sorprendente capacità di catturare i frammenti polimerici. Con risultati incredibili. Fino al 90% delle microplastiche presenti in acqua oceanica, dolce e sotterranea.

14.05.25

IL MESSAGGERO - EDIZIONE FROSINONE

Un incendio distrugge il magazzino del centro commerciale Panorama

Fumo denso e nero dall’area del vasto centro commerciale. In caso di incendio anche un’area commerciale può diventare una sorgente di danno all’ambiente per via dei fumi e delle acque di spegnimento che possono impattare su aria, terreno, acque, persone, cose e altre attività.

15.05.25

TELEAMBIENTE.IT

Catalogna, nube tossica da incendio in azienda chimica: 150mila persone confinate in casa

Un grave incendio ha costretto il dispiegamento di numerosi vigili del fuoco in uno magazzino di prodotti chimici situato nella zona industriale La Red di Alcalá de Guadaíra – a 16 km di distanza da Siviglia -, dopo un’esplosione avvenuta poco prima delle 13:30 del 14 maggio. La nube di fumo generata è stata visibile da comuni situati a più di 80 chilometri dal sito. L’incendio ha costretto più di 80mila persone a confinarsi in casa per diverse ore per non respirare l’aria tossica e l’evacuazione di imprese limitrofe.

L’azienda colpita è impegnata nella distribuzione e commercializzazione di prodotti chimici dal 1985, dopo aver iniziato la sua attività nel 1975 come trasformatore di materie plastiche. La sua struttura ha una superficie di undicimila metri quadrati, di cui 4.500 coperti, e ha una capacità di stoccaggio di mille metri cubi di prodotti liquidi sfusi, oltre alla capacità di immagazzinare più di cinquemila pallet. L’impresa non ha quindi al proprio interno la produzione di composti chimici ma solo la loro commercializzazione. Nonostante il processo produttivo sia apparentemente a “rischio basso”, un’attività di questo tipo è comunque interessata da vari potenziali scenari di danno all’ambiente come lo sversamento di sostanze nelle aree di carico/scarico o di stoccaggio, l’eventuale fuoriuscita di prodotto da impianti come serbatoi, silos o tubature e naturalmente lo scenario dell’incendio e dell’esplosione che può portare a ingenti costi di bonifica e risarcimento dei terzi danneggiati.

08.05.25

LA NAZIONE - EDIZIONE VIAREGGIO/VER

Sversamento d’olio in mare L’intervento della Capitaneria per contenere l’inquinamento

Le statistiche del Pool Ambiente indicano che l’errore umano costituisce circa il 17 % degli eventi di danno all’ambiente. Risulta quindi fondamentale per le aziende, oltre che nella prevenzione, investire anche nella formazione continua dei propri dipendenti

07.05.25

ILGIORNO.IT (WEB)

Lacchiarella, recuperati 16 fusti. I volontari del Parco Sud bonificano la zona dai rifiuti

Anche gli enti pubblici possono avere la necessità di sottoscrivere una polizza di Responsabilità Ambientale. Infatti, nel caso di abbondono di rifiuti in un’area pubblica, con la copertura per gli atti dolosi di terzi, l’Ente avrebbe garanzia della copertura delle spese di ripristino dell’area, compresi i danni a specie e habitat, anche qualora il responsabile non venisse trovato o risultasse insolvente.