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EUTEKNE.INFO
Alla Corte Ue la responsabilita’ solidale per il danno ambientale causato dalla scissa
In caso di scissione parziale, la società beneficiaria risponde, in solido con la società scissa
(seppure limitatamente al valore effettivo del patrimonio netto alla prima attribuito), degli
elementi del passivo, ove la destinazione di questi ultimi non sia desumibile dal progetto di
scissione. Tra gli elementi del passivo devono intendersi ricompresi i danni ambientali
scaturenti da atti posti in essere dalla società scissa in data anteriore alla scissione, ancorché,
in quel momento, non ancora determinati.
GREENCITY.IT (WEB)
Commissione Europea: norme per aria e acqua piu’ pulite
Nuova proposta della Commissione Europea per norme più rigorose per la diminuzione delle sostanze inquinanti.
MF
Ambiente Protetto: la nuova Certificazione per l’Ambiente
“Prevenire è meglio che curare”, costa meno ed è più efficace per la tutela dell’ambiente e della salute delle persone. La ricetta predisposta dal Pool Ambiente e da suoi partner – e resa gratuitamente disponibile sul sito UNI – per diminuire drasticamente il numero e la gravità dei danni all’ambiente parte proprio da questo concetto fondamentale, individuando i principali elementi di prevenzione e mitigazione del rischio ambientale.
EUROPAREGIONI.IT (WEB )
Consiglio d’Europa: riconoscere diritto ad ambiente pulito come diritto umano
Già entrato come diritto costituzionalmente garantito a maggio in Italia, il diritto ad un ambiente pulito, sano e sostenibile è stato oggetto di una recente raccomandazione del Consiglio d’Europa, che si rivolge a tutti gli stati membri affinchè operino attivamente per garantire questo diritto ai cittadini. Si richiede fra gli altri di assicurare il rispetto dei principi di prevenzione, di precauzione e “chi inquina paga”, e di intervenire nei confronti delle imprese commerciali in modo che agiscano conformemente alle loro responsabilità per la tutela di questo bene.
LANUOVAECOLOGIA.IT (W EB)
Ecoreati, la Commissione europea a lavoro per una nuova direttiva
La Commissione Europea ha deciso di mettere mano alla tutela penale con nuove sanzioni e nuovi delitti ambientali. Uno dei temi affrontati è quello dell’ecocidio, attualmente non previsto dalla proposta di direttiva.
ADUC.IT
Ambiente pulito e sano. Per Onu è diritto universale
L’ONU ha adottato di recente una risoluzione storica per affermare che il diritto ad un ambiente sano, pulito e sostenibile è un diritto umano universale. Un ottimo punto di partenza per far sì che questo diritto possa concretizzarsi attraverso l’attuazione degli accordi ambientali internazionali, la definizione di adeguate politiche ambientali ed economiche nazionali e una maggiore attenzione alla prevenzione e riparazione dei danni all’ambiente.
OMNITRATTORE.IT
Rifiuti agricoli: ecco come smaltirli
In questo articolo si parla delle gestione e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle aziende agricole, la normativa infatti prevede adempimenti amministrativi e temporali stringenti
IL PICCOLO (AL)
L’intervento PFAS: il relatore Onu si dice preoccupato, e cita anche Spinetta
In questo articolo vediamo come la ricerca scientifica ci permetta di capire, spesso solo a distanza di tempo dalla loro diffusione, gli effetti negativi di alcune sostanze chimiche sulla salute umana, e la normativa necessariamente segua, a distanza di tempo, il consolidarsi dei risultati scientifici. Nell’utilizzo di tali sostanze, non adeguatamente studiate e non (ancora) normate si cela quindi talvolta il rischio di un danno alla salute umana e/o all’ambiente, ed ecco perché è fondamentale la prudenza e il principio di precauzione nella loro gestione
IL GAZZETTINO
Chi inquina paga: l’Europa detta legge
“Chi inquina paga”, questo principio prevede che gli obblighi di riparazione del Danno Ambientale gravino non solo su chi abbia materialmente causato l’inquinamento o il Danno All’Ambiente ma anche su chi abbia tratto vantaggio da tale situazione, su chi poteva intervenire e non l’ha fatto, su chi aveva controllo sulla fonte inquinante e non è intervenuto.
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La proposta di legge prevede un credito d’imposta del 20% per le aziende che sottoscrivono una polizza ambientale, che si doteranno della certificazione UNI Ambiente Protetto o che realizzeranno interventi di manutenzione degli impianti ai fini della tutale del rischio di danno all’ambiente.