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21.07.23

TGR Trento

Bypass, la Procura apre un fascicolo: “Disastro ambientale e inquinamento”

Disastro ambientale e inquinamento le ipotesi su cui stanno lavorando carabinieri, Arpa e Procura di Trento nell’ambito della realizzazione del by-pass ferroviario di Trento, che ha comportato scavi a ridosso di alcune aree industriali inquinate e dismesse

21.07.23

IL SOLE 24 ORE

Rischio Far West per i metalli rari recuperati nelle miniere sottomarine

La nuova frontiera dello sfruttamento minerario potrebbe passare dai giacimenti dei fondali oceanici, con tutti i rischi connessi: in questi giorni importante discussione in Giamaica dell’ISA, organismo internazionale che regola le attività sui fondali nelle aree extraterritoriali

20.07.23

Irpimedia

L’esposizione ai Pfas dei Vigili del fuoco

Il problema dei PFAS potrebbe non essere legato ai soli stabilimenti chimici di produzione, come il noto caso Miteni in Veneto, ma anche all’utilizzo dei prodotti che li contengono, quali i DPI dei Vigili del Fuoco e le schiume antincendio.

Ricordiamo che con il termine PFAS si intende una famiglia di composti che include oltre 5000 sostanze chimiche, in gran parte non regolamentate e/o con effetti sanitari in gran parte ignoti o non adeguatamente approfonditi, e che quindi richiedono per legge (oltre che per buon senso) l’applicazione di un principio di gestione del rischio che va sotto il nome di principio di precauzione.

19.07.23

LINKIESTA.IT (WEB)

Dentro il laboratorio italiano del drenaggio urbano sostenibile, in Brianza

In passato l’incubo di ambientalisti e assicuratori, visto che erano realizzati (e spesso autorizzati) per veicolare nel sottosuolo i reflui civili e industriali, oggi i pozzi e le trincee perdenti, se realizzati in modo opportuno e con le dovute cautele, possono rappresentare un esempio concreto di resilienza ai cambiamenti climatici e di ripristino delle preziose risorse idriche, come nel caso pilota di Bovisio Masciago realizzato da Brianzacque

05.07.23

AVVENIRE.IT

In Italia. Metalli, diossine, idrocarburi: ecco i 42 siti contaminati. E pericolosi

In Italia esistono alcune zone delimitate, 42 per la precisione, sparse da Nord a Sud, in cui la presenza di questi contaminanti è fuori scala, al punto da essere considerate pericolose per la popolazione e per questo motivo soggette a trattamenti particolari da parte del Ministero dell’Ambiente.
Sono i Siti di interesse nazionale (Sin), estese porzioni di territorio individuate per legge in base a
determinate caratteristiche di contaminazione, che comportano un elevato rischio ecologico e sanitario.

29.06.23

MECCANICA-PLUS.IT (WE B2)

Tutela dai danni ambientali, proposta di legge presentata alla Camera

È stata presentata alla Camera, lo scorso maggio, una proposta di legge per incentivare le aziende, attraverso meccanismi di credito d’imposta, a promuovere la cultura della prevenzione e della riparazione dei danni ambientali, incoraggiando quindi comportamenti più virtuosi atti a garantire un’efficace protezione delle risorse naturali e della salute delle persone. Si stima che in Italia meno del 2% delle aziende abbia sottoscritto una copertura assicurativa dedicata, con rischi d’insolvenza particolarmente elevati in caso di danno.

02.06.23

LA DIFESA DEL POPOLO

Il Veneto inquinato da se stesso

Interessante il nuovo metodo in fase di implementazione in Veneto per la prioritizzazione degli interventi di bonifica da effettuare sui “siti orfani”, a carico degli enti pubblici. Resta purtroppo il fatto che le risorse economiche sono sufficienti per un terzo dei siti, e che si tratta di soldi della collettività, in barba al principio “chi inquina paga”, criterio fondante della normativa ambientale europea

30.05.23

AMBIENTE & SICUREZZA

Acque per consumo umano al via la nuova disciplina

Emanato il DL 18/2023, in attuazione della direttiva comunitaria 2020/2148, che garantisce una serie di requisiti e di controlli per le acque potabili (con l’esclusione dell’acqua minerale)

27.05.23

Newsmondo

La proposta di Zaia: polizza contro le catastrofi, paga solo chi non si assicura

Considerato che i danni causati dalle catastrofi naturali sono comunque a carico dello Stato (e quindi di tutti noi), questa interessante proposta prevede il pagamento di una gran parte del premio assicurativo a carico dello Stato, con la restante parte del premio a carico del proprietario.

Questa è tuttavia solo una delle tante proposte che si fanno nell’immediatezza di una catastrofe come quella che ha recentemente colpito l’Emilia Romagna, analogamente alla proposta di Ania nel 2021 di rendere obbligatoria la polizza per le catastrofi naturali, ma che nel giro di breve tempo vengono dimenticate, fino alla successiva catastrofe.

Forse sarebbe il caso di affrontare seriamente ed in modo organico il tema, sia per quanto riguarda gli eventi naturali estremi, sempre più frequenti, che il tema del danno all’ambiente, che ugualmente causa danni che comunque, in caso di insolvenza del responsabile, cadono sulla collettività

23.05.23

AGENPARL.EU (WEB)

Bonifica siti contaminati

Quando, a seguito di un evento, un sito è potenzialmente inquinato, la normativa
prevede l’attivazione di uno specifico iter amministrativo. Con il termine “sito potenzialmente
contaminato” ci si riferisce a tutte quelle aree nelle quali, in seguito ad attività umane svolte o in corso, è stata accertata un’alterazione delle caratteristiche naturali dei terreni, delle acque superficiali e sotterranee, che comporta un superamento delle concentrazioni dei parametri stabiliti dalla normativa.