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09.12.25

Lexced

La Cassazione chiarisce

La Cassazione (ord. 20818/2024) chiarisce che il danno ambientale va calcolato secondo il Codice dell’Ambiente, privilegiando misure di riparazione rispetto al risarcimento monetario. Anche in caso di rinuncia al ripristino, il costo delle misure resta il parametro principale.
09.12.25

CORRIERE.IT

Giornata Mondiale del Suolo: la risorsa dimenticata

“Suoli Sani per Città Sane”: UE introduce la Soil Monitoring Law, mentre iniziative come Oasi della Biodiversità e Museo del Suolo puntano a rigenerazione e prevenzione del rischio ambientale.
06.11.25

ROBOREPORTER.IT

Stanziati 450 milioni di euro per la bonifica dei siti contaminati in Italia

Il Governo italiano ha annunciato un significativo investimento di quasi 450 milioni di euro destinati alla bonifica dei siti contaminati su tutto il territorio nazionale. Bene, ma si tratta di soldi della collettività a beneficio della collettività, per un danno causato dal privato. Sarebbe ben più opportuno, forse, che si privilegiasse il ricorso a forme moderne di garanzia finanziaria, che nell’abbinamento con coperture assicurative adeguate potrebbero salvaguardare sia il bene pubblico che la continuità dell’impresa, e con questa il benessere dell’indotto e del tessuto economico e sociale locale

04.11.25

LALEGGEPERTUTTI.IT

Terreno sporco, paga il proprietario: la stangata per chi non vigila

Terreno trasformato in discarica? Il proprietario paga. Il TAR Veneto ha stabilito che anche in caso di rifiuti abbandonati da terzi, il proprietario è responsabile se non ha vigilato. La sentenza introduce il principio di “colpa omissiva”, con pesanti conseguenze economiche per chi dimostra disinteresse nella custodia del proprio fondo.

03.11.25

E-GAZETTE.IT

Acque e aria d’Europa. Queste le decisioni di Bruxelles contro gli inquinanti

La Commissione Europea alza il livello della tutela ambientale: nuove direttive mirano a rafforzare la resilienza idrica e migliorare la qualità dell’aria, con limiti più severi agli inquinanti e nuove misure per il monitoraggio e la giustizia ambientale. Un passo deciso verso l’obiettivo “inquinamento zero” entro il 2050.

22.10.25

IL SOLE 24 ORE

Decreto 231, norme piu’ severe sui reati ambientali

La sentenza del 7 ottobre 2025 ha ampliato i reati ambientali rilevanti ai fini della responsabilità 231, imponendo alle imprese un aggiornamento urgente dei Modelli Organizzativi per includere nuovi rischi legati alla gestione dei rifiuti e alla bonifica.

14.10.25

SESTOPOTERE.COM (WEB2)

Allarme danni ambientali, in Italia piu’ del 70% sono causati dalle imprese

In Italia oltre il 70% dei danni ambientali è causato da imprese, ma solo lo 0,64% di queste è assicurato contro tali rischi. Ogni anno si registrano tra 1.000 e 1.500 casi di contaminazione, di cui la maggior parte attribuibile ad aziende regolari. I costi di bonifica, spesso non previsti a budget, possono portare a fallimenti aziendali e ricadute economiche sul territorio. Il Pool Ambiente propone un decalogo per migliorare la gestione del rischio ambientale e promuovere una maggiore cultura assicurativa.

15.09.25

ADNKRONOS.COM

PFAS, le sostanze eterne avvelenano i fiumi (e i pesci) d’Europa

Uno studio dello European Environmental Bureau rivela una contaminazione diffusa e sottostimata da sostanze chimiche eterne in vari Paesi europei, con l’Italia tra i Paesi più colpiti. Dati, settori economici ed aree maggiormente a rischio, con proposte per fermare l’emergenza.

14.09.25

PAESENEWS.IT (WEB2)

TEANO Disastro ambientale ai Palmieri, Rubano interroga i Ministri: cosa intendete fare?

Il recente rogo di Teano appare in linea con quanto segnalato da Legambiente In Campania, che dal 2000 al 2023 ha registrato oltre 23.000 illeciti ambientali, con più di 24.000 persone denunciate e 11.000 sequestri.  evidenziando una situazione di una gravità senza precedenti.

05.09.25

GDC.ANCITEL.IT

Proprietario incolpevole e responsabilità da inquinamento

La sentenza n. 6885/2025 del Consiglio di Stato stabilisce che il proprietario incolpevole di un sito inquinato, cioè colui che non ha causato l’inquinamento, non è obbligato a bonificare l’area né a mettere in sicurezza il sito, salvo che venga dimostrato un suo contributo causale. È tenuto solo a segnalare il superamento delle soglie di contaminazione e ad adottare misure di prevenzione del danno ambientale. Tuttavia, se le autorità intervengono d’ufficio, il proprietario può essere soggetto a oneri reali e privilegi speciali sul fondo, nei limiti del suo valore.