Rassegna Stampa
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IL GAZZETTINO - EDIZIONE VENEZIA
Nessuna certezza sulla bonifica per i liquami sversati nell’Osellino
NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA - LECCE
Tubazione forata durante i lavori Il getto di liquami finisce in mare
Durante i lavori di scavo per la manutenzione della rete elettrica, nel leccese, è stata accidentalmente forata una condotta fognaria, causando un getto di liquami che hanno concluso la loro corsa in mare. Immediata l’ordinanza del sindaco, che ha disposto un divieto di balneazione, in attesa dei risultati di Arpa sui possibili danni ambientali.
IL TIRRENO LIVORNO-CECINA-ROSIGNANO-PIOMBINO-
Gasolio nel pozzo a 10 anni dallo sversamento
A 10 anni dalla perdita di gasolio da parte di uno dei serbatoi interrati di un ospedale, è ritornata, nel livornese, la contaminazione nelle acque di falda di un pozzo. I serbatoi interrati sono un tipico rischio trasversale presente non solo nelle aziende produttive ma anche in strutture che, apparentemente, potrebbero non avere rischi per l’Ambiente.
CATANIA.LIVEUNIVERSITY.IT
Librino, incendio al centro raccolta rifiuti: chiusura temporanea
LA NAZIONE - EDIZIONE SIENA/VALDELSA
Rifiuti in fiamme alla Rugi Incendio al centro rottamazione Paura e sconforto dei titolari
L' ALTRAVOCE - QUOTIDIA NO DI BASILICATA
IL TAR SCAGIONA L’ENI PER IL CLOROFORMIO TROVATO SOTTO IL CENTRO OLIO DI VIGGIANO
Il Tar ha scagionato un centro oli di Viggiano, in Basilicata, dall’accusa di aver contaminato le acque di falda con cloroformio (triclorometano), identificando in perdite lungo l’asta fognaria della zona industriale, esterna al sito, la sorgente della contaminazione.
LA NUOVA DI VENEZIA E MESTRE
Pfas, riconosciuta la malattia professionale
Sentenza importante che riconosce la correlazione tra l’esposizione ai PFAS e il tumore. Questa sentenza rivestirà sicuramente un importante ruolo per i processi in corso e futuri relativi a casi di contaminazione da PFAS che in Italia potrebbero essere centinaia.
NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA - LECCE
Il mare diventa “rosso” per via del fango sversato da un cantiere edile sul porto di Tricase
Anche un materiale inerte come il fango può arrecare gravi danni all’ambiente, in particolare se viene sversato in grandi quantità in mare, fiumi e laghi. La presenza del fango può infatti danneggiare gravemente specie e habitat portando alla moria di varie specie. Tale sversamento anche se non riguarda sostanze pericolose potrebbe quindi richiedere costi di ripristino che, a seconda dell’entità del danno, possono essere anche ingenti (anche superiori al milione di euro) e richiedere diversi anni di intervento per il completo ripristino delle risorse naturali danneggiate. Le polizze per i danni all’ambiente coprono anche questa tipologia di scenari e i relativi costi di ripristino, è auspicabile che in futuro sempre più aziende si dotino di questa copertura.
GREENREPORT.IT (WEB)
Il Consiglio d’Europa adotta una convenzione per combattere i crimini ambientali
Il nuovo trattato definisce e criminalizza un’ampia gamma di reati contro l’ambiente e consente agli Stati di perseguire gli autori di atti
intenzionali che provocano catastrofi ambientali assimilabili a ecocidi. Per rendere l’azione dei Paesi ancora più efficace, la convenzione contiene anche l’obbligo per gli Stati di definire e pubblicare una strategia nazionale per prevenire e combattere i reati ambientali, oltre a quello di raccogliere a intervalli
regolari dati e promuovere la ricerca nel campo dei reati ambientali, al fine di studiarne le cause e gli effetti, i tassi di incidenza
e di condanna, nonché l’efficacia delle misure adottate. Il nostro Paese dovrebbe senza dubbio incentivare maggiormente la prevenzione dei danni all’ambiente e in generale da parte delle imprese una migliore gestione dei rischi di responsabilità ambientale oggi trascurata dalla maggior parte delle imprese.
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A quasi due mesi dallo sversamento di percolato nel fiume Osellino, nel veneziano, non si hanno ancora certezze sul completamento della messa in sicurezza dell’ex discarica di fosfogessi. Avere un’adeguata copertura assicurativa per i danni all’ambiente è fondamentale per queste tipologie di rischi.