Rassegna Stampa
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TAG24.IT
Accadde oggi, 3 dicembre 1984: il disastro di Bhopal
Corre l’anniversario di Bhopal uno dei più gravi disastri ambientali del mondo che è importante non dimenticare. Questa tragedia si verificò nella città indiana di Bhopal a causa
della fuoriuscita di 40 tonnellate di isocianato di metile, dallo stabilimento della Union Carbide India Limited e causo danni gravissimi a centinaia di migliaia di persone, terreno, acque, specie e habitat. Oggi le norme ambientali prevedono controlli per evitare che eventi come questo si possano verificare. Resta comunque fondamentale una opportuna gestione dei rischi ambientali da parte di tutte le imprese e un’adeguata copertura assicurativa per i danni all’ambiente.
IL RESTO DEL CARLINO - EDIZIONE MACERATA
“E’ stato un inquinamento a provocare la moria di grosse carpe”
Non solo e industrie possono arrecare danno all’ambiente. Un grande complesso condominiale in questo caso di cronaca è sospettato di aver causato la moria di carpe in un laghetto a Porto Recanati. La causa sembrerebbe una perdita dalle reti interrati dei reflui civili. Nell’ordinamento italiano gli obblighi per chi inquina sono i medesimi sia che il responsabile sia un’impresa così come per un privato.
GREENME.IT (WEB)
I rifiuti di plastica piu’ pericolosi al mondo non sono buste e mascherine, hai mai sentito parlare
Il mare, i fiumi e i laghi sono habitat molto vulnerabili. Non solo prodotti petroliferi e chimici possono causare gravi danni se dispersi. I nurdles, granulato plastico usato per produrre gran parte dei manufatti in plastica se disperso può causare gravi danni all’ambiente. Per chi affida il trasporto di questo materiale via nave è molto importante avere un’adeguata copertura assicurativa che copra la responsabilità del committente in caso di danno all’ambiente.
METROPOLIS
Bonifiche dei siti fantasma: pronti 500 milioni
500 milioni stanziati nell’ambito del PNRR per far fronte alla bonifica dei siti “orfani”. Il motivo per cui tali siti risultano “orfani” e la bonifica non viene condotta dal soggetto responsabile è – in molti casi – che questo non aveva i fondi necessari per far fronte alle spese di bonifica/ripristino del sito. Una maggiore diffusione delle Polizze per i Danni Ambientali garantirebbe una migliore applicazione del principio Chi Inquina Paga, agli enti e ai cittadini che l’impresa sarà in grado di far fronte alla bonifica, ripristinare le risorse naturali danneggiate e risarcire i terzi danneggiati. Ultimo effetto collaterale sarebbe un forte risparmio della spesa pubblica che non avrebbe necessità di stanziare ingenti fondi, come in questo caso, per far fronte a interventi di bonifica che dovrebbero restare a carico delle imprese. Da un’analisi condotta dal Pool Ambiente emerge anche come le imprese che si assicurano per i rischi ambientali abbiano una maggiore propensione alla compliance normativa e al rispetto degli obblighi di bonifica e ripristino come previsti dal D.Lgs. 152/2006 Parte Quarta Titolo V e Parte Sesta.
IL MESSAGGERO
Incendio in una raffineria dell’Eni due ore di paura ma nessuna vittima
Incendi ed esplosioni possono avere effetti molto gravi sull’ambiente e di conseguenza anche sulla salute delle persone. Nubi tossiche ma anche polveri cariche di contaminanti che si depositano su terreno e corpi idrici possono causare gravi danni. Le esplosioni e le relative onde d’urto possono inoltre danneggiare gravemente flora, fauna e habitat naturali. Per questo motivo è sempre importante che l’azienda abbia adeguate coperture assicurative per i danni all’ambiente.
ILSALVAGENTE.IT
Inquinamento da nurdle: un disastro sottovalutato
In questo disastro marittimo i più gravi danni all’ambiente non sono al momento imputati alla perdita di idrocarburi e delle sostanze chimiche trasportate ma alla dispersione di granulato plastico che è entrato nella catena alimentare e sta arrecando gravissimi danni a numerose specie e habitat naturali. A differenza di composti chimici che tendono a diluirsi in mare o a depositarsi sul fondo, in questo caso il materiale tende a disperdersi ed è estremamente persistente una volta introdotto nell’ambiente.
L' UFFICIO TECNICO
Procedure di caratterizzazione e bonifica: gli aggiornamenti normativi nel biennio 2020-2021
Un breve e utile riepilogo delle principali novità normative del periodo 2020-21 in tema di caratterizzazione e bonifica dei siti contaminati
GREENME.IT (WEB)
Scoperti piu’ di 80 sostanze inquinanti nel suolo contaminato del SIN Brescia-Caffaro
Le nuove sostanze mappate sono frutto della trasformazione e degradazione di inquinanti come PCB. La situazione nel SIN Brescia-Caffaro è ancora oggi particolarmente grave e urgente e continua ad aggravare la contaminazione e il deterioramento delle risorse naturali.
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Un vasto incendio ha distrutto quasi completamente un’azienda, che si occupa di rifiuti, specializzata nel recupero e trattamento della plastica. Sono ancora in corso gli accertamenti per chiarirne le cause, mentre sembrerebbero scongiurate ripercussioni ambientali.