Rassegna Stampa

Filtra
Categoria
Tag
Cerca
20.05.22

MF - MILANO FINANZA

Ambiente Protetto: La prassi UNI per la prevenzione dei danni all’ambiente

Ambiente Protetto è la nuova norma UNI/PdR 107:2021, uno strumento volontario a disposizione delle imprese per rendere più efficace la tutela delle risorse naturali.  Pool Ambiente è tra i soggetti promotori di questa innovativa prassi che si pone l’obiettivo di colmare un vuoto normativo e supportare le imprese in una più efficace prevenzione e riparazione dei danni all’ambiente.

20.05.22

METEOWEEK.COM

Vasto incendio in un deposito di vernici, panico alle porte di Roma

20.05.22

IL TEMPO

Brucia la fabbrica paura nube tossica

16.05.22

LA NAZIONE - EDIZIONE LUCCA

Incendio in una cartiera e in un’azienda di autotrasporti

Incendio in Cartiera e in azienda di autrotrasporti. In entrambi i casi conseguenze ambientali riconducibili all’incendio.

16.05.22

LA TRIBUNA DI TREVISO

Nicos, le indagini dopo il rogo L’azienda e’ pronta a ripartire

16.05.22

LA TRIBUNA DI TREVISO

Portobuffole’, rogo alla Nicos Danni per milioni e paura

Grosso incendio stamattina a Portobuffolè, nella sede dell’azienda Nicos (arredobagno), specializzata nella produzione di arredo bagno. Le fiamme sono divampate all’interno dello stabilimento di via Bastie. E la colonna di denso fumo nero è visibile a decine di chilometri di distanza

16.05.22

TTSITALIA.IT (WEB)

Direttiva sulla responsabilità ambientale: Ue lancia consultazione pubblica

La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica, a cui è possibile aderire fino al 4 agosto 2022, per esprire la propria opinione sulla Direttiva sulla responsabilità ambientale (Direttiva 2004/35/CE) che istituisce un quadro giuridico basato sul principio “chi inquina paga” per prevenire e riparare i danni all’ambiente. La valutazione si concentrerà sui modi per migliorare la conformità delle autorità nazionali alle norme dell’UE per prevenire l’inquinamento. Rendere le aziende responsabili della prevenzione e della riparazione dei danni ambientali le incoraggerà a ridurre al minimo il rischio ambientale delle loro attività che oggi è il vero tallone d’Achille della norma.

13.05.22

ILPICCOLO.GELOCAL.IT (WEB)

Esplosione in una fabbrica chimica in Slovenia

Gravissimo incidente a Kocevje, cittadina nel sud della Slovenia a 80 chilometri da Trieste. Una forte esplosione e una colonna di fumo denso e nero visibile a chilometri di distanza, mentre la cittadinanza viene invitata a rimanere in casa e a chiudere tutte le finestre. L’impianto è quello della Melamin, una storica impresa attiva fin dal 1954 e da anni leader nella produzione di agenti chimici e resine per i comparti della carta, della gomma, delle vernici e delle costruzioni.  L’esplosione  sarebbe stata causata da un tragico errore umano: “ durante le operazioni di pompaggio di una materia prima nel magazzino, per sbaglio è stata usata un’altra materia prima, che ha causato l’esplosione”, ha dichiarato il direttore dello stabilimento Srečko Štefanič. Si stanno valutando le conseguenze sulle risorse naturali del grave incidente che potrebbe comportare ingenti costi di bonifica, ripristino del danno ambientale e risarcimento dei terzi danneggiati dai fumi. L’errore umano è frequente causa di incidenti, compresi quelli con conseguenze per l’ambiente. E’ quasi impossibile azzerare completamente questo rischio e la bassa frequenza di questa tipologia di eventi contribuisce a far abbassare l’attenzione nel personale generando la falsa illusione di essere immuni a sbagliare.

 

11.05.22

LA NUOVA DEL SUD

Amianto regione spalle al muro. L’Anac attacca; stallo e anomalie

Lo stabilimento, presente nell’area industriale della Val Basento, risulta l’ultimo in Italia tra quelli che
producevano manufatti in amianto a non essere stato messo in sicurezza. “La responsabilità  è  addebitabile in buona parte alla Regione Basilicata che ha violato i principi di tempestività e non aggravamento dell’azione amministrativa richiesti dal codice appalti”. Inoltre, il ministero dell’Ambiente aveva rilevato la necessità della messa in sicurezza dell’area al fine di evitare l’inquinamento della falda acquifera.

12.05.22

PRIMONUMERO.IT (WEB)

Pesci morti nel canale del torrente Saccione, allarme sostanze tossiche in acqua

Pesci morti trovati in grande quantità in un canale di raccolta delle acque del consorzio di bonifica che sfocia nel torrente Saccione. La scoperta è stata fatta dal Nucleo di polizia ambientale. Gli agenti preposti alle verifiche ambientali sono intervenuti verificando la segnalazione di decine e decine di pesci morti sul fondale del canale, un fatto che apre al sospetto che nel torrente,  di conseguenza nei canali di bonifica, siano state immesse o sversate sostanze dannose e velenose. Le indagini sono in corso ed è intervenuta l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, Arpa Molise, che ha effettuato dei prelievi per accertare che tipo di sostanza sia finita in quelle acque.