Rassegna Stampa

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14.10.25

LANAZIONE.IT (WEB)

Signa, maxi incendio alla Frosini. Ordinanza del sindaco per i fumi

Un grave incendio ha colpito la Frosini di Signa, in provincia di Firenze, azienda specializzata in trattamenti galvanici su minuteria metallica per l’alta moda. Il sindaco ha emesso un’ordinanza per i fumi tossici, invitando i cittadini a tenere le finestre chiuse e a non raccogliere ortaggi. Nei prossimi giorni saranno eseguite ulteriori verifiche ambientali per capire se vi siano stati impatti sulla falda.

14.10.25

CALABRIANEWS24.COM

Maxi incendio nell’impianto rifiuti di Ecologia Oggi a Crotone

Un violento incendio ha colpito l’impianto di smaltimento rifiuti Ecologia Oggi a Crotone, generando una densa colonna di fumo visibile per chilometri. Le operazioni di spegnimento sono durate fino a mezzanotte e hanno coinvolto numerose squadre dei Vigili del Fuoco. Non ci sono feriti, ma l’area resta sotto osservazione per possibili rischi ambientali. Sono in corso accertamenti sulle cause del rogo.

14.10.25

SESTOPOTERE.COM (WEB2)

Allarme danni ambientali, in Italia piu’ del 70% sono causati dalle imprese

In Italia oltre il 70% dei danni ambientali è causato da imprese, ma solo lo 0,64% di queste è assicurato contro tali rischi. Ogni anno si registrano tra 1.000 e 1.500 casi di contaminazione, di cui la maggior parte attribuibile ad aziende regolari. I costi di bonifica, spesso non previsti a budget, possono portare a fallimenti aziendali e ricadute economiche sul territorio. Il Pool Ambiente propone un decalogo per migliorare la gestione del rischio ambientale e promuovere una maggiore cultura assicurativa.

14.10.25

RAINEWS.IT (WEB)

Un possibile nuovo inquinamento da Pfas innescato dalle terre di scavo della Pedemontana

Un documento della Regione Veneto confermerebbe un possibile nuovo inquinamento da PFAS (PFBA) causato dalle terre di scavo della Pedemontana Veneta, in particolare dalle gallerie di Malo e Sant’Urbano. Le terre, stoccate in 20 siti, rilascerebbero PFBA minacciando le falde da cui attingono gli acquedotti. Il Ministero dell’Ambiente e ISPRA parlerebbero di possibile minaccia imminente di Danno Ambientale.

10.10.25

LA TRIBUNA DI TREVISO

De Castelli incendio e paura nell’azienda

10.10.25

L' IDENTITA'

PFAS, LA CLASS ACTION CHE DIVIDE IL VENETO “UNO SCIACALLAGGIO”

Il caso Miteni è emblematico dei danni ambientali e sanitari causati da una gestione irresponsabile del rischio industriale. L’inquinamento da PFAS ha contaminato le falde di tre province venete, provocando migliaia di morti e gravi patologie. La sentenza della Corte d’Assise ha riconosciuto condanne penali e risarcimenti per decine di milioni di euro, tra cui 58 milioni al Ministero dell’Ambiente. I costi di bonifica e compensazione sono enormi e dimostrano quanto sia cruciale, per le imprese, prevenire il danno ambientale prima che diventi irreparabile.

10.10.25

CORRIEREIRPINIA.IT (WEB)

Inquinamento ambientale, il report dell’Iss e della Procura di Avellino: “L’Irpinia e’ verde solo a

Il recente accordo tra l’Istituto Superiore di Sanità e la Procura di Avellino rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra scienza e giustizia nella tutela ambientale. L’indagine epidemiologico-ambientale ha permesso di mappare 296 siti potenzialmente contaminanti, evidenziando come oltre metà della popolazione irpina viva a meno di un chilometro da fonti di rischio. Questo lavoro dimostra quanto sia fondamentale, per le imprese, adottare una governance responsabile e una gestione corretta dei rischi ambientali. I dati raccolti da campionamenti su acqua e suolo consentono di risalire alle responsabilità aziendali, rafforzando la tutela dei cittadini e del territorio. In un contesto dove anche l’omessa bonifica può comportare responsabilità penali, è sempre più urgente che le imprese integrino la sostenibilità ambientale nei propri modelli di business.

10.10.25

VISTANET.IT (WEB2)

Notte di paura a Sarroch, incendio alla Saras: sirene, fumo e allarme tra i cittadini

L’incendio avvenuto nella notte presso la raffineria Saras di Sarroch evidenzia ancora una volta quanto siano elevati i rischi ambientali associati alle attività industriali complesse. Nonostante l’intervento tempestivo delle squadre antincendio e l’assenza di feriti, l’episodio ha generato forte apprensione tra i cittadini e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dell’impianto. In contesti ad alta criticità come quello petrolchimico, ogni incidente può comportare potenziali danni all’ambiente, con impatti su aria, suolo e acque, e conseguenze anche sulla salute pubblica. È fondamentale che le imprese adottino sistemi di gestione ambientale robusti, investano in prevenzione e garantiscano trasparenza nelle comunicazioni con il territorio. La governance ambientale non può essere un elemento accessorio, ma deve diventare parte integrante della strategia industriale.

07.10.25

CORRIERE ROMAGNA DI RAVENNA FAENZA-LUGO E

Rio Rovigo 7 mesi dopo il disastro

Frana e rifiuti: il rischio ambientale non va sottovalutato
Il disastro del Rio Rovigo ha riportato alla luce una discarica dimenticata, con gravi conseguenze per i corsi d’acqua. L’evento dimostra quanto sia cruciale che le aziende gestiscano correttamente i propri rischi ambientali, investendo in prevenzione e dotandosi di coperture assicurative adeguate per i danni all’ambiente, per evitare impatti duraturi su territorio e comunità.

07.10.25

IL RESTO DEL CARLINO - EDIZIONE MACERATA

Idrocarburi nel pozzo: interviene l’Ast

L’ARPA che rileva la presenza di idrocarburi nell’acqua di un pozzo. é così che partono molti procedimenti di bonifica a carico di imprese, da controlli di routine effettuati dalle agenzie regionali di protezione dell’ambiente. Da un campione contaminato partiranno infatti ulteriori indagini che porteranno ARPA a risalire alla fonte dell’inquinamento. La convinzione di poter nascondere un inquinamento è ancora molto diffusa nel nostro paese e porta a sottovalutare i rischi ambientali e le loro conseguenze. Ma è importante tenere a mente che sono diversi i reati che ruotano attorno a inquinamento e mancato rispetto degli obblighi di autodenuncia e bonifica.