Chimico
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ILGIORNO.IT (WEB)
Sversamenti tossici a Castiglione d’Adda: Falde contaminate per 20 anni dalle polveri dei cosmetici
RADIOGOLD.IT (WEB)
Asl sulla sicurezza dell’acqua di Alessandria: “Tracce Pfas appena quantificabili”
TGCOM 24
Piacenza, camion con acido travolge un’auto: un morto e sette intossicati
I danni all’ambiente possono essere causati tanto negli stabilimenti quanto durante attività presso terzi così come durante la circolazione. I danni all’ambiente da circolazione fortunatamente sono coperti dall’RC Auto mentre quelli causati durante altre attività o nei siti sono per lo più inassicurati anche se il potenziale di danno può essere molto elevato.
VENETONEWS.IT (WEB2)
Fiumi, l’acqua biancastra proviene dallo spegnimento dell’incendio di Altavilla
VICENZATODAY.IT (WEB)
Schiuma bianca nelle acque de Bacchiglione: segnalazioni nel Padovano
Un incendio che ha interessato lo stabilimento della ditta di detergenti liquidi IMP di Altavilla Vicentina ha avuto un impatto anche sulla città, con lo sversamento delle acque di spegnimento nella rete superficiale e, successivamente, nei fiumi Retrone e Bacchiglione. Le acque di spegnimento sono una conseguenza e sono anche veicolo di contaminanti dell’incendio, che può interessare qualsiasi attività.
IL SECOLO XIX
Spinetta Marengo scontro sulla bonifica. L’ex Solvay minaccia la battaglia al Tar
Un’ordinanza della provincia di Alessandria intima all’ex Solvay di Spinetta Marengo di procedere con la bonifica della parte esterna del polo chimico. Nel provvedimento si cita
anche il ruolo di Edison, presente fino al 2002 nell’impianto. La multinazionale belga nega di essere responsabile poiché la barriera idraulica attiva nell’impianto svolge già una funzione di bonifica e di contenimento. L’ex Solvay rifiuta inoltre di essere equiparata con Edison, società che era presente nell’impianto fino al 2002 e ritenuta dalla Provincia quale “unico responsabile
della contaminazione rilevata nei suoli delle aree esterne”.
VERONASERA.IT (WEB)
Pfoa e tumori ai testicoli, c’e’ correlazione. «Servono screening mirati»
Un recente studio sembrerebbe dimostrare una correlazione fa PFAS e tumore ai testicoli: un ulteriore evidenza scientifica della pericolosità di numerosi composti facenti parte di una grandissima famiglia di sostanze chimiche nata 70 anni fa, che ha visto un enorme sviluppo, al punto da contare oggi oltre 10.000 composti, fondamentale praticamente in qualsiasi settore ed attività umana, ma i cui effetti fortemente negativi e persistenti sulla salute umana e sull’ambiente stanno cominciando a venire alla luce solo negli ultimi 10 anni. Probabilmente il principio di precauzione previsto dalla normativa ambientale andrebbe preso in più seria considerazione, anche riflettendo sul fatto che ciò che è legale (perchè non ancora sufficientemente studiato e normato) oggi, potrebbe non esserlo più domani, con le conseguenti responsabilità ambientali (che sono retroattive, per quanto riguarda l’obbligo di bonifica)
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Parlare di PFAS in Europa oggi vuol dire parlare di quanto avvenuto in Veneto. Stanno però emergendo altre situazioni preoccupanti per la salute umana e per l’ambiente, situazioni che nella maggior parte dei casi si sarebbero potute evitare con più attenzione alla manutenzione ed all’errore umano