Chimico

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10.06.22

MESSAGGERO VENETO - EDIZIONE GORIZIA/ISONTI

Sversamento di detersivo da un’azienda slovena

Mille litri di detersivo per stoviglie sono fuoriusciti dal magazzino di un’azienda Slovena probabilmente per la rottura di una cisterna. I vigili del fuoco sono intervenuti e sono riusciti a contenere lo sversamento che però ha raggiunto il fiume italiano Vipacco. Lo sversamento ha causato una grave moria di pesci e un deterioramento del corpo idrico. Quando un evento di danno colpisce un corpo idrico le ripercussioni spesso riguardano, oltre alle risorse naturali, anche le persone e le attività che utilizzano le acque del fiume per il proprio processo produttivo, per l’irrigazione nel caso di aziende agricole ma anche per lo scarico dei propri reflui. Se un fiume viene interessato da uno sversamento tutto questo non è più possibile e il blocco di utilizzo/scarico delle acque può durare anche diversi giorni con gravi ripercussioni  economiche.

01.06.22

Il Sole 24 Ore

Incendio distrugge azienda chimica a Omaha

Un incendio ha devastato un’azienda chimica a Omaha, negli Stati Uniti, costringendo alcuni residenti ad evacuare e lasciando migliaia di persone senza corrente. L’azienda produce rivestimenti, indurenti liquidi per pavimenti, riempitivi per giunti, composti per l’indurimento e la sigillatura e idrorepellenti.

20.05.22

IL CENTRO

Soda caustica stoccata nei silos vicino all’Oasi di Punta Aderci

20.05.22

METEOWEEK.COM

Vasto incendio in un deposito di vernici, panico alle porte di Roma

20.05.22

CORRIERE DEL VENETO Ed. Vicenza

Pfas, l’investigatore al processo: “Gia’ nel 2005 Miteni aveva una barriera idraulica anti-i

Aggiornamenti sul caso Miteni. Una delle più gravi contaminazioni nella storia del nostro Paese con gravi conseguenze per la salute di migliaia di persone.

20.05.22

LA NAZIONE - EDIZIONE EMPOLI

Rindi, 24 ore di fiamme hanno divorato il magazzino Si teme l’inquinamento dell’aria, indagi

Ventiquattro ore di fiamme nel magazzino della Rindi, un’azienda di vernici e prodotti per la pelletteria. Problemi di contaminazione dell’aria e possibile contaminazione dei terreni circostanti come conseguenze ambientali dell’incendio.

13.05.22

ILPICCOLO.GELOCAL.IT (WEB)

Esplosione in una fabbrica chimica in Slovenia

Gravissimo incidente a Kocevje, cittadina nel sud della Slovenia a 80 chilometri da Trieste. Una forte esplosione e una colonna di fumo denso e nero visibile a chilometri di distanza, mentre la cittadinanza viene invitata a rimanere in casa e a chiudere tutte le finestre. L’impianto è quello della Melamin, una storica impresa attiva fin dal 1954 e da anni leader nella produzione di agenti chimici e resine per i comparti della carta, della gomma, delle vernici e delle costruzioni.  L’esplosione  sarebbe stata causata da un tragico errore umano: “ durante le operazioni di pompaggio di una materia prima nel magazzino, per sbaglio è stata usata un’altra materia prima, che ha causato l’esplosione”, ha dichiarato il direttore dello stabilimento Srečko Štefanič. Si stanno valutando le conseguenze sulle risorse naturali del grave incidente che potrebbe comportare ingenti costi di bonifica, ripristino del danno ambientale e risarcimento dei terzi danneggiati dai fumi. L’errore umano è frequente causa di incidenti, compresi quelli con conseguenze per l’ambiente. E’ quasi impossibile azzerare completamente questo rischio e la bassa frequenza di questa tipologia di eventi contribuisce a far abbassare l’attenzione nel personale generando la falsa illusione di essere immuni a sbagliare.

 

24.03.22

Corriere

Danni impianto chimico

Lo scenario di una guerra rende evidentemente tutto più drammatico e catastrofico, ma quello che dobbiamo comunque tenere sempre presente è che uno stabilimento o un deposito di sostanze chimiche, anche di uso quotidiano e domestico come l’ammoniaca, non è mai da sottovalutare e può creare gravi conseguenze all’uomo e all’ambiente, sia nel caso di incidente che, come nel caso in esame, di uso scellerato di bombe.

18.03.22

QUIBRESCIA.IT (WEB)

Caffaro, LivaNova deve versare 250 milioni per i veleni di via Milano

Il Tar di Milano, interpellato dal ricorso presentato dall’azienda contro il
Ministero dell’Ambiente, ha stabilito che l’intera cifra di 250 milioni di euro ,prevista come
risarcimento per il sito chimico  sia versata entro 30 giorni.

La situazione nel SIN Brescia-Caffaro è ancora oggi particolarmente grave e urgente e continua ad aggravare la contaminazione e il deterioramento delle risorse naturali.

02.03.22

LA TRIBUNA DI TREVISO

Un operaio muore nell’incendio del colorificio Casati

Ennesimo grave incendio, questa volta in un’azienda che produce vernici nel veronese. Numerosi mezzi dei vigili del fuoco sono stati impegnati nelle opere di spegnimento, ARPA è già intervenuta per verificare i possibili danni ambientali mentre il Comune ha emesso un’ordinanza che impone ai residenti la chiusura di porte e finestre.