Chimico
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IL GIORNO - LOMBARDIA
Allarme Caffaro Inquinanti a livello record
Da Seveso nel 1976 a Miteni nel 2014, passando attraverso Caffaro, Torviscosa e numerosissimi casi più e meno tristemente noti, sono trascorsi 40 anni di storia industriale, si è modificato un po’ tutto, ma la mancanza di una seria prevenzione e di un’adeguata applicazione del principio di precauzione (e talvolta anche di sufficiente attenzione da parte degli Enti di Controllo) è sempre alla base dei numerosi danni all’ambiente che si verificano tutt’ora ogni giorno nel nostro Paese, e che costano centinaia e centinaia di milioni di fondi pubblici per la bonifica, per non parlare degli ulteriori costi sociali, economici ed umani.
GREENME.IT (WEB)
Trovati nuovi Pfas nel fiume Bormida e anche stavolta c’entra l’ex Solvay di Alessandria
Oltre ai danni alla salute ci sono danni alla flora e alla fauna da Pfas, particolarmente preoccupanti sono i risultati relativi ai pesci e agli uccelli selvatici della zona. Le concentrazioni di Pfas nei pesci del fiume Bormida raggiungono livelli altissimi, le analisi sulle uova di uccelli selvatici prelevate nei pressi dello scarico Solvay hanno mostrato una contaminazione da Pfoa 100 volte superiore rispetto a quelle rinvenute in altre regioni italiane.
ILPESCARA.IT (WEB)
Arta rileva concentrazioni di sostanze chimiche potenzialmente dannose nell’aria dopo l’incendio
IDUEPUNTI.IT
INCENDIO KEMIPOL DI PINETO
Un grave incendio si è originato alla Kemipol, azienda di prodotti chimici, per cause ancora da accertare. Sicuramente questo scenario può interessare tutte le tipologie di aziende, ma avrà sicuramente conseguenze maggiori se vengono trattate sostanze pericolose e se non vengono adottare le misure di prevenzione e mitigazione all’interno dell’azienda, ecco perché oltre a sensibilizzare al tema dei danni ambientali, è bene sensibilizzare al tema della prevenzione del rischio.
ILFATTOQUOTIDIANO.IT (WEB)
Inquinamento da Pfas in Veneto, conto da 180 milioni per bonificare i terreni contaminati dalla Miteni
Una piccola azienda chimica, con meno di 200 dipendenti ed un fatturato di meno di 30 M€, ha causato un danno ambientale di oltre 180 M€ per le sole attività di bonifica, senza considerare i danni a persone ed a terzi, quali il rifacimento della rete acquedottistica che da sola ha comportato costi superiori a 200 M €.
Le responsabilità sono ancora da accertare, quello che è certo è che un danno ambientale può assumere proporzioni enormi, non paragonabili alle dimensioni dell’azienda, e che forse a questo bisognerebbe pensarci ben prima di causare un danno, con un’attento risk management e con un’adeguata combinazione di garanzie finanziarie che possa tutelare l’azienda ma anche la collettività.
ILDOLOMITI.IT
Spaventoso incendio in un’azienda di prodotti chimici (VIDEO). Trenta i vigili del fuoco al lavoro p
RENOVATIO21.COM
Enorme esplosione segnalata nel piu’ grande impianto chimico della Germania
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Molto spesso accade che un’azienda si trovi impreparata a gestire un evento di Danno Ambientale e soprattutto che sottovaluti un tale evento, che se non adeguatamente gestito e coperto da una polizza dedicata potrebbe portare anche al fallimento della stessa, poiché i costi effettivi del danno sono ingenti e non tutte le aziende sono abbastanza capienti da potersi sobbarcare una tali spese. La contaminazione tuttavia deve essere gestita e fermata e le spese graveranno sulla collettività.