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MESSAGGERO VENETO - GIORNALE DI PORDENONE
Ponte Rosso, rogo in un’azienda che fa il trattamento dei rifiuti
Ennesimo incendio, questa volta in un’azienda che si occupa di trattamento e recupero di rifiuti non pericolosi in provincia di Pordenone. L’immediato intervento dei vigili del fuoco ha permesso rapidamente di circoscrivere le fiamme con l’attivazione dei protocolli previsti, inclusi quelli per il controllo del deflusso delle acque di spegnimento. ARPA non ha diramato allerte specifiche.
GIORNALE DI BRESCIA
Inquino’ la seriola, azienda rischia multa e processo
E’ stato individuato il responsabile dell’inquinamento del Torrente Seriola ad Ospitaletto, nel bresciano. Si tratta di un’azienda che si occupa di trattamenti industriali di metalli, le conseguenze, nei suoi confronti, potrebbero essere particolarmente pesanti.
RAVENNAEDINTORNI.IT ( WEB2)
Punte Alberete, rischio inquinamento da gasolio dopo incidente sulla Romea
A causa di un incidente stradale un mezzo pesante, che trasportava legname sulla strada statale Romea in provincia di Ravenna, è uscito fuori strada provocando la rottura del serbatoio e la conseguente fuoriuscita di gasolio. Sono state attivate tutte le misure di emergenza e le attività sono direttamente seguite da ARPA.
CREMA-NEWS.IT
Inquinamento delle acqua, identificati i responsabili
Inquinamento del fiume Serio attraverso sversamenti effettuati in due rogge. Grazie al pronto
intervento e alle immediate indagini sono stati individuati i responsabili.
Per quanto concerne la roggia Rino e lo sversamento di sabato, è stata identificata un’azienda di Campagnola cremasca; per lo sversamento finito nelle rogge Molinara, Molgora e Senna, che si innestano nel comune di Crema confluendo nel fiume Serio, la responsabilità è ascritta a un’azienda agricola del comune di Capralba.
I responsabili dovranno rispondere dell’inquinamento davanti a un giudice.
CREMONASERA.IT
Cloroformio, clorurati cancerogeni, solventi e idrocarburi nelle acque lungo il canale: autodenuncia
A seguito di verifiche ambientali eseguite nell’ambito di una operazione societaria che ha interessato la compagine societaria di Vernisol S.p.A, è stato eseguito un monitoraggio delle acque sotterranee che ha rilevato per la suddetta matrice il superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) definite dal D.Lgs 152/2006 (…) per solventi clorurati (cloroformio, composti alifatici clorurati cancerogeni totali, bromodiclorometano), solventi aromatici (toluene) e idrocarburi totali come n-esano.
LAPROVINCIAPAVESE.GEL OCAL.IT (WEB)
Pesci morti nel Versa Trovato lo scarico che aveva inquinato
SICILIAREPORT.IT
SUTERA, GUARDIE AMBIENTALI WWF SCOPRONO DISCARICA ABUSIVA DI RIFIUTI SPECIALI
ANALIZEBASILICATA.ALT ERVISTA.ORG/BLOG
SIRACUSA, SVERSAMENTO DAL PONTILE RAFFINERIA ISAB NELLA BAIA DI SANTA PANAGIA
POSITANONEWS.IT (WEB)
IL FIUME AVVELENATO NELLA CRONACA DELL’ULTIMA SETTIMANA D’AGOSTO: NASCE LA “POLIZIA AMBIENTALE DEL S
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Con l’acqua non si scherza. Ce lo ricorda il caso PFAS, sigla misteriosa che in realtà nasconde i composti organici perfluorurati, che tiene banco da anni e che ha coinvolto soprattutto l’area di Trissino (Vicenza) in Veneto: sul banco degli imputati è finita l’azienda chimica Miteni, a lungo del gruppo RiMar poi passata al gruppo Mitsubishi, ora chiusa e oggetto di bonifica, che poi è risultata essere l’epicentro dell’inquinamento ambientale che ha messo a repentaglio la salute dei cittadini di un’area dove vivono 300mila persone a cavallo tra le province di Vicenza, Padova e Verona. La Miteni, gettava gli scarti di produzione in un torrente che scendendo a valle poi andava a finire nel fiume vicino, inquinando le falde acquifere, le cui acque vengono raccolte nella centrale di Lonigo, dove c’era la centrale che smistava l’acqua potabile a tutta una serie di comuni delle province di Vicenza, Verona e Padova, questo ha comportato l’aumento di numerose malattie cardiovascolari ed endocrine. Nel frattempo, è in corso avanti la corte d’assise del tribunale di Vicenza il procedimento penale i reati di avvelenamento delle acque di falda e superficiali, disastro ambientale e altri reati, tra cui la
bancarotta fraudolenta, in cui sono imputati i responsabili della Miteni.