Contaminazione Falda
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RAINEWS.IT (WEB)
Un possibile nuovo inquinamento da Pfas innescato dalle terre di scavo della Pedemontana
L' IDENTITA'
PFAS, LA CLASS ACTION CHE DIVIDE IL VENETO “UNO SCIACALLAGGIO”
Il caso Miteni è emblematico dei danni ambientali e sanitari causati da una gestione irresponsabile del rischio industriale. L’inquinamento da PFAS ha contaminato le falde di tre province venete, provocando migliaia di morti e gravi patologie. La sentenza della Corte d’Assise ha riconosciuto condanne penali e risarcimenti per decine di milioni di euro, tra cui 58 milioni al Ministero dell’Ambiente. I costi di bonifica e compensazione sono enormi e dimostrano quanto sia cruciale, per le imprese, prevenire il danno ambientale prima che diventi irreparabile.
IL RESTO DEL CARLINO - EDIZIONE MACERATA
Idrocarburi nel pozzo: interviene l’Ast
L’ARPA che rileva la presenza di idrocarburi nell’acqua di un pozzo. é così che partono molti procedimenti di bonifica a carico di imprese, da controlli di routine effettuati dalle agenzie regionali di protezione dell’ambiente. Da un campione contaminato partiranno infatti ulteriori indagini che porteranno ARPA a risalire alla fonte dell’inquinamento. La convinzione di poter nascondere un inquinamento è ancora molto diffusa nel nostro paese e porta a sottovalutare i rischi ambientali e le loro conseguenze. Ma è importante tenere a mente che sono diversi i reati che ruotano attorno a inquinamento e mancato rispetto degli obblighi di autodenuncia e bonifica.
TORINOCRONACA.IT
Cavagnolo, falde e pozzi colpiti dal gasolio: corsa contro il tempo per contenere la perdita
La contaminazione da gasolio a Cavagnolo ha colpito terreno, falda e corpi idrici, con gravi conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica. Il responsabile, ancora da identificare, dovrà farsi carico della bonifica e dei danni a terzi. La responsabilità ambientale è la stessa, sia per privati che per imprese. Fondamentali: corretta gestione degli impianti, in particolare dei serbatoi interrati, e una polizza di responsabilità ambientale.
LA NAZIONE - CRONACA DI FIRENZE
Entra nel vivo la bonifica all’ex Sirac Tre milioni per ripulire la falda
La bonifica dell’ex area Sirac è resa possibile grazie al finanziamento della Regione Toscana (3 milioni), con il Comune di Scandicci come attuatore degli interventi. Il nuovo proprietario, Molteni, pur non responsabile dell’inquinamento, partecipa attivamente a spese e operazioni. Questo caso è l’ennesimo esempio degli effetti della scarsa diffusione delle polizze di responsabilità ambientale in Italia.
BIGNOTIZIE.IT
Inchiesta per disastro ambientale a Santa Lucia
Il Comune di Civitavecchia ha espresso forte preoccupazione per la situazione nella discarica militare di contrada Santa Lucia, oggetto di un’inchiesta per disastro ambientale. Le indagini riguardano il deterioramento di contenitori e fusti corrosi contenenti sostanze altamente tossiche come arsenico e iprite. Il rischio di dispersione nel suolo, nelle falde acquifere e nell’aria è elevato. Il potenziale rilascio di sostanze chimiche pericolose da un sito militare mal gestito rappresenta una minaccia grave per l’ambiente e la salute pubblica. La contaminazione delle falde potrebbe compromettere l’approvvigionamento idrico, mentre l’eventuale dispersione aerea di agenti tossici come l’iprite avrebbe effetti devastanti sull’ecosistema e sulla popolazione.
IL RESTO DEL CARLINO - EDIZIONE MACERATA
“Elementi chimici nelle falde” Azienda bocciata dalla Provincia
Falde idriche contaminate a Civitanova: Azienda bocciata nell’analisi di rischio, procedure di bonifica in stallo .
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Inquinamento da trielina al centro di ricerca Trisaia
La Provincia di Matera diffida Eni Spa ed Enea, per le responsabilità nell’inquinamento da Trielina e Cromo esavalente nell’area interna al Centro di ricerca della Trisaia. L’attività era stata svolta nel centro di ricerca 50 anni fa, ma il procedimento era stato archiviato per mancanza di riscontri, tuttavia la contaminazione è ancora presente e pericolosa, seguiranno sicuramente nuovi sviluppi.
IL TIRRENO LIVORNO-CECINA-ROSIGNANO-PIOMBINO-
Gasolio nel pozzo a 10 anni dallo sversamento
A 10 anni dalla perdita di gasolio da parte di uno dei serbatoi interrati di un ospedale, è ritornata, nel livornese, la contaminazione nelle acque di falda di un pozzo. I serbatoi interrati sono un tipico rischio trasversale presente non solo nelle aziende produttive ma anche in strutture che, apparentemente, potrebbero non avere rischi per l’Ambiente.
L' ALTRAVOCE - QUOTIDIA NO DI BASILICATA
IL TAR SCAGIONA L’ENI PER IL CLOROFORMIO TROVATO SOTTO IL CENTRO OLIO DI VIGGIANO
Il Tar ha scagionato un centro oli di Viggiano, in Basilicata, dall’accusa di aver contaminato le acque di falda con cloroformio (triclorometano), identificando in perdite lungo l’asta fognaria della zona industriale, esterna al sito, la sorgente della contaminazione.
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Un documento della Regione Veneto confermerebbe un possibile nuovo inquinamento da PFAS (PFBA) causato dalle terre di scavo della Pedemontana Veneta, in particolare dalle gallerie di Malo e Sant’Urbano. Le terre, stoccate in 20 siti, rilascerebbero PFBA minacciando le falde da cui attingono gli acquedotti. Il Ministero dell’Ambiente e ISPRA parlerebbero di possibile minaccia imminente di Danno Ambientale.