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19.04.23

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Inquinamento da diossina e Pcb nuova campagna a Taranto

La Regione Puglia accoglie la richiesta del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Taranto e stanzia 200mila euro per svolgere una nuova campagna antinquinamento. Il provvedimento è stato varato per verificare la presenza di diossina e pcb, nella produzione primaria di alimenti con campionamento
e analisi di alimenti di origine animale e vegetale, foraggi e mangimi in aziende della provincia di Taranto.

17.04.23

GIORNALE DI BRESCIA

Macchia oleosa nel Mella: indagini sullo sversamento

C’è grande apprensione per la macchia oleosa nel Mella. I tecnici dell’Arpa sono al lavoro per stabilire se le acque del fiume sono state inquinate. L’ipotesi è che le acque sporche derivanti dal lavaggio dei serbatoi di un’azienda siano finite nelle condotte delle acque meteoriche e quindi direttamente nel fiume Mella.

17.04.23

LIVORNOPRESS.IT

500 tonnellate di rifiuti pericolosi e speciali a pochi metri dal mare, la guardia costiera sequestra l’area

A Rio Marina (isola d’Elba, Livorno), sono stati individuati  500 tonnellate di rifiuti pericolosi e speciali che hanno costretto la guardia costiera a mettere sotto sequestro tutta l’area. L’operazione di sequestro ha consentito di interrompere una situazione di evidente stato di degrado e di potenziale inquinamento dell’area a tutela ambientale del mare e della fascia costiera.

23.03.23

CORRIERE DELLA SERA

Giornata mondiale dell’Acqua Un’agenda per usare bene l’acqua

Giornata mondiale dell’Acqua, un bene troppo prezioso che non può essere sprecato.

01.03.23

LATINA EDITORIALE OGGI

Liquami nel fosso, aria irrespirabile

Nuovo maxi sversamento nel fosso che attraversa la zona industriale di Aprilia, dove le acque si sono colorate di marrone, presentandosi torbide e con una consistenza tale da lasciare intravedere le chiare tracce di uno sversamento di sostanze al momento non ancora identificate. E’ stato richiesto l’intervento dell’Arpa ai quali spetterà il compito di far luce sulla tipologia delle sostanze sversate e sui rischi reali di inquinamento.

10.01.23

ADUC.IT

FRANCIA – Danone davanti alla giustizia per inquinamento da plastiche Notizia 9 gennaio 2023

Le ONG vogliono che un giudice costringa la multinazionale francese di yogurt e bottiglie d’acqua a liberarsi dalla sua dipendenza dalla plastica che spesso inquina la natura. Le organizzazioni stanno avviando questa procedura in Francia sulla base di una legge del 2017, sul “dovere di vigilanza”, che obbliga le grandi aziende francesi a garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali e dell’ambiente fino ai loro fornitori di tutto il mondo.

09.01.23

ILRESTODELCARLINO.IT (WEB)

Allarme inquinamento a Bologna: idrocarburi nel Reno

Sono ore di apprensione nel bolognese a causa di uno sversamento di idrocarburi nelle acque del fiume Reno.  Sul posto sono presenti i vigili del fuoco, la Protezione Civile, l’Arpa e i carabinieri per monitorare la situazione e arginare lo sversamento. Ancora incerte le cause.

03.01.23

BBC SCIENCE WORLD

La scienza e la crisi climatica

L’incremento di CO2 nell’aria a causa delle attività umane è alla base di un sempre più innegabile cambiamento climatico, che a fronte del ridicolo risparmio di qualche soldo di riscaldamento in inverno è in realtà la causa di stravolgimenti che minacciano la nostra società, con l’incremento dei fenomeni climatici estremi, la desertificazione, la diffusione di nuove malattie, la crescita incontrollata di specie aliene, e per tale motivo anche prive dei naturali antagonisti. Un articolo interessante per entrare nella complessità del tema

25.11.22

THE POST INTERNAZIONALE

Qatarstrofe ambientale

Doha e la Fifa si vantano di aver organizzato un mondiale ad impatto quasi zero ma in realtà non è cosi, in quanto tra erba climatizzata, acqua desalinizzata del Mare del Golfo per annaffiare i campi di gioco ed emissioni di CO2 hanno già vinto la coppa dell’inquinamento.

22.11.22

METROPOLIS

Inquinamento, indagati sette imprenditori

Nella rete degli accertamenti sono finite numerose aziende della zona Vesuviana che con ordinanza della questura di Napoli sono state poste sotto sequestro per sversamento illecito, mancato smaltimento dei rifiuti, anche speciali, e tante altre irregolarità a tutela del ambiente e dei cittadini.