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EUTEKNE.INFO
Alla Corte Ue la responsabilita’ solidale per il danno ambientale causato dalla scissa
MF - MILANO FINANZA
Una proposta di legge per prevenire i danni ambientali
Presentata in Parlamento una proposta di legge per incentivare le aziende, attraverso meccanismi di credito d’imposta, a tutelarsi dai possibili danni all’ambiente mediante la sottoscrizione di polizze assicurative dedicate, il conseguimento della certificazione UNI Ambiente Protetto e investendo nella manutenzione e adeguamento dei propri impianti.
La proposta di legge è a firma dell’On. Maria Chiara Gadda ed è stata redatta in collaborazione col Pool Ambiente e con i massimi esperti in diritto ambientale.
GREENREPORT.IT (WEB)
Non solo emergenza nelle Marche: in Italia da gennaio a settembre 62 alluvioni
Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più tangibili nel nostro Paese. Lo dimostra l’aumento nella frequenza e intensità dei fenomeni naturali estremi. Nella gestione dei rischi ambientali da parte delle imprese spesso si sottovalutano i danni all’ambiente che l’azienda potrebbe causare a seguito di un’alluvione o comunque in generale di un evento naturale estremo.
LANUOVAECOLOGIA.IT (W EB)
Ecoreati, la Commissione europea a lavoro per una nuova direttiva
La Commissione Europea ha deciso di mettere mano alla tutela penale con nuove sanzioni e nuovi delitti ambientali. Uno dei temi affrontati è quello dell’ecocidio, attualmente non previsto dalla proposta di direttiva.
L' UFFICIO TECNICO
Il criterio della probabilita’ nella responsabilita’ per danno ambientale
Interessante articolo sul criterio del “più probabile che non” nell’attribuzione della responsabilità ambientale in capo al responsabile del danno ambientale.
IL PICCOLO (AL)
L’intervento PFAS: il relatore Onu si dice preoccupato, e cita anche Spinetta
In questo articolo vediamo come la ricerca scientifica ci permetta di capire, spesso solo a distanza di tempo dalla loro diffusione, gli effetti negativi di alcune sostanze chimiche sulla salute umana, e la normativa necessariamente segua, a distanza di tempo, il consolidarsi dei risultati scientifici. Nell’utilizzo di tali sostanze, non adeguatamente studiate e non (ancora) normate si cela quindi talvolta il rischio di un danno alla salute umana e/o all’ambiente, ed ecco perché è fondamentale la prudenza e il principio di precauzione nella loro gestione
Altalex
Riparazione forma specifica, per equivalente e danno punitivo
Il tema dell’obbligo di riparazione del bene ambientale danneggiato verso il ripristino per equivalente, fino al danno punitivo, di recente apparizione anche nel nostro ordinamento, viene esaminato in questo interessante articolo
Filodiritto
Danno ambientale: responsabilità del proprietario incolpevole del sito
Il tema del proprietario incolpevole viene trattato in questo articolo che fa il punto sulla situazione attuale delle scuole di pensiero e della giurisprudenza sul tema
INSIC.IT
Autorizzazione Integrata Ambientale
L’autorizzazione integrata ambinetale (AIA) è l’autorizzazione di cui necessitano alcune aziende per uniformarsi ai principi di integrated pollution prevention and control (IPPC) dettati dall’Unione Europea a partire dal 1996. Da allora il quadro normativo di riferimento per le AIA è comune in tutta Europa: venne inizialmente istituito con la Direttiva 96/61/CE, riscritto dalla Direttiva 2008/1/CE e poi confluito nella Direttiva emissioni industriali (IED, Dir. 2010/75/UE). La Direttiva IPPC n. 96/61/CE fissò entro il 2007 il termine d’adeguamento oltre il quale determinate tipologie di installazioni produttive non possono più operare senza un’AIA; le attività produttive che devono sottostare a queste procedure d’autorizzazione sono quelle più rilevanti per l’ambiente.
ASSINEWS.IT (WEB)
Scarti, responsabilita’ allargata
Si estende la definizione di rifiuto : anche un comportamento omissivo può trasformare il proprietario di un bene nel produttore di un rifiuto con i conseguenti obblighi normativi.
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In caso di scissione parziale, la società beneficiaria risponde, in solido con la società scissa
(seppure limitatamente al valore effettivo del patrimonio netto alla prima attribuito), degli
elementi del passivo, ove la destinazione di questi ultimi non sia desumibile dal progetto di
scissione. Tra gli elementi del passivo devono intendersi ricompresi i danni ambientali
scaturenti da atti posti in essere dalla società scissa in data anteriore alla scissione, ancorché,
in quel momento, non ancora determinati.