Chimico
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Pfas: ecco la mappa delle maledette ‘molecole eterne’ in Toscana
LA STAMPA - EDIZIONE NOVARA
Intossicazione di gruppo
Incidente chimico presso la Galvanoplast di Gravellona Toce, probabilmente causato dall’errore umano nella manipolazione di un reagente, con lo sviluppo di una nube di gas tossico ed una ventina di lavoratori impattati ed inviati in Pronto Soccorso per gli opportuni controlli.
Gli errori umani, insieme alla manutenzione inadeguata, sono di gran lunga la causa più frequente di incidenti, con conseguenze che almeno in questo caso sono fortunatamente state non gravi.
TELECOLOR.NET
Inquinamento Vernisol (Cr), slittano le indagini dell’Arpa
Prosegue il procedimento di bonifica avviato dall’azienda di vernici Vernisol con l’autodenuncia come previsto dal D. Lgs. 152/2006.
OHGA.IT
La moria di pesci nel fiume Oder: il disastro ambientale che si sta consumando tra Polonia e Germani
Nel fiume Oder scaricano le proprie acque reflue la maggior parte delle industrie della Slesia. L’inquinamento industriale ha contribuito al proliferare di un’alga che ha causato la morte di tonnellate di pesci causando un vero disastro ambientale.
CORRIERE DELLA SERA
Un boato, poi il rogo nell’azienda chimica
Un gravissimo incendio ha colpito, alle porte di Milano, un’azienda che si occupa del recupero di solventi. A causa del vasto rogo, che ha richiesto l’intervento di più di 20 squadre dei vigili del fuoco, si è formata un’imponente colonna di fumo nero. L’incendio resta una delle più frequenti cause di danno all’ambiente ma allo stesso tempo è uno scenario generalmente sottoassicurato per quanto riguarda le conseguenze per l’ambiente.
LIVORNOPRESS.IT
Maleodoranze a Stagno, c’è l’esposto alla Procura
A seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini, il CCAdbr ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica contro le maleodoranze provenienti dal polo chimico di Livorno.
ILRESTODELCARLINO.IT (WEB)
Incendio alla Kerakoll di Sassuolo: l’Arpa controlla l’aria
Nell’azienda leader di malte e collanti per l’edilizia è scoppiato un incendio che ha distrutto la torre miscelazione. Le cause e le conseguenze del rogo sono ancora da verificare.
BORSAITALIANA.IT
Belgio: multinazionale accetta di pagare 571mln per danni ambientali
Un’importante multinazionale americana, attiva in diversi settori industriali, ha raggiunto un accordo stragiudiziale da 571 milioni di euro con il governo regionale delle Fiandre, in Belgio, per un inquinamento, nei dintorni di un suo stabilimento, dovuto a PFAS. I PFAS sono, purtroppo, uno fra i più noti contaminanti emergenti degli ultimi anni, dei quali, anche in Italia, si sta sempre più parlando.
MESSAGGERO VENETO - EDIZIONE GORIZIA/ISONTI
Sversamento di detersivo da un’azienda slovena
Mille litri di detersivo per stoviglie sono fuoriusciti dal magazzino di un’azienda Slovena probabilmente per la rottura di una cisterna. I vigili del fuoco sono intervenuti e sono riusciti a contenere lo sversamento che però ha raggiunto il fiume italiano Vipacco. Lo sversamento ha causato una grave moria di pesci e un deterioramento del corpo idrico. Quando un evento di danno colpisce un corpo idrico le ripercussioni spesso riguardano, oltre alle risorse naturali, anche le persone e le attività che utilizzano le acque del fiume per il proprio processo produttivo, per l’irrigazione nel caso di aziende agricole ma anche per lo scarico dei propri reflui. Se un fiume viene interessato da uno sversamento tutto questo non è più possibile e il blocco di utilizzo/scarico delle acque può durare anche diversi giorni con gravi ripercussioni economiche.
Il Sole 24 Ore
Incendio distrugge azienda chimica a Omaha
Un incendio ha devastato un’azienda chimica a Omaha, negli Stati Uniti, costringendo alcuni residenti ad evacuare e lasciando migliaia di persone senza corrente. L’azienda produce rivestimenti, indurenti liquidi per pavimenti, riempitivi per giunti, composti per l’indurimento e la sigillatura e idrorepellenti.
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Fino a ieri molecole ideali, utilizzate in moltissimi campi, oggi i PFAS sono normati anche in Italia, e si moltiplicano gli studi sulla loro pericolosità. Situazione già vista molte altre volte per numerose sostanze: dall’amianto, ai PCB, a molti pesticidi… L’elenco è lunghissimo, e molte sono le sostanze o le famiglie di sostanze non ancora sufficientemente studiate. Gli stessi PFAS sono in realtà oltre 5000 diversi composti e molecole, ed è molto lungo, complesso e costoso studiarle tutte. E’ per questo che la normativa europea prevede il “Principio di precauzione”, ovvero l’adizione obbligatoria di misure adeguate anche in assenza di certezza scientifica o comunque di una valutazione completa del rischio, ed è per questo che le polizze di tutela ambientale più moderne includono esplicitamente anche la copertura di tali eventi.