Chimico
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Corriere
Danni impianto chimico
Lo scenario di una guerra rende evidentemente tutto più drammatico e catastrofico, ma quello che dobbiamo comunque tenere sempre presente è che uno stabilimento o un deposito di sostanze chimiche, anche di uso quotidiano e domestico come l’ammoniaca, non è mai da sottovalutare e può creare gravi conseguenze all’uomo e all’ambiente, sia nel caso di incidente che, come nel caso in esame, di uso scellerato di bombe.
QUIBRESCIA.IT (WEB)
Caffaro, LivaNova deve versare 250 milioni per i veleni di via Milano
Il Tar di Milano, interpellato dal ricorso presentato dall’azienda contro il
Ministero dell’Ambiente, ha stabilito che l’intera cifra di 250 milioni di euro ,prevista come
risarcimento per il sito chimico sia versata entro 30 giorni.
La situazione nel SIN Brescia-Caffaro è ancora oggi particolarmente grave e urgente e continua ad aggravare la contaminazione e il deterioramento delle risorse naturali.
LA TRIBUNA DI TREVISO
Un operaio muore nell’incendio del colorificio Casati
Ennesimo grave incendio, questa volta in un’azienda che produce vernici nel veronese. Numerosi mezzi dei vigili del fuoco sono stati impegnati nelle opere di spegnimento, ARPA è già intervenuta per verificare i possibili danni ambientali mentre il Comune ha emesso un’ordinanza che impone ai residenti la chiusura di porte e finestre.
ILGAZZETTINO.IT (WEB)
Processo Pfas, l’ex dirigente Arpav: «La barriera idraulica di Miteni non ha mai funzionato»
Il caso Miteni resta uno dei più gravi della storia del nostro Paese per estensione della contaminazione. Ad aggravare la posizione dell’azienda il fatto che non si sia fatto abbastanza per evitare l’aggravarsi della contaminazione dal 2013 al 2021.
ILGIORNALEDIVICENZA.I T (WEB)
Veleni nella roggia Palmirona. Danni per quasi 100 mila euro
Lo sversamento di una sostanza chimica in un canale ha causato un’importante la moria di trote di un allevamento ittico il cui danno è stimato in 100.000 euro. Non è ancora noto il motivo dello sversamento, se ad esempio causato dalla rottura di un impianto. Il danno complessivo riguarderà anche il ripristino del corpo idrico ed eventuali danni ad altri impianti a valle dell’impresa responsabile. In assenza di copertura assicurativa adeguata tali danni sono interamente a carico dell’impresa.
TAG24.IT
Accadde oggi, 3 dicembre 1984: il disastro di Bhopal
Corre l’anniversario di Bhopal uno dei più gravi disastri ambientali del mondo che è importante non dimenticare. Questa tragedia si verificò nella città indiana di Bhopal a causa
della fuoriuscita di 40 tonnellate di isocianato di metile, dallo stabilimento della Union Carbide India Limited e causo danni gravissimi a centinaia di migliaia di persone, terreno, acque, specie e habitat. Oggi le norme ambientali prevedono controlli per evitare che eventi come questo si possano verificare. Resta comunque fondamentale una opportuna gestione dei rischi ambientali da parte di tutte le imprese e un’adeguata copertura assicurativa per i danni all’ambiente.
CORRIEREDELVENETO.COR RIERE.IT (WEB)
«Pfas, e’ il piu’ grande inquinamento acqueo d’Europa» – CorrieredelVeneto.it
Aggiornamento su MITENI e la contaminazione da PFAS che risulta essere la più grave d’Europa per estensione della falda contaminata.
IL RESTO DEL CARLINO - EDIZIONE MODENA/PROVIN
Guasto elettrico nel capannone Incendio alla Tecnoverniciature
Durante l’orario lavorativo si è originato un rogo dalla cabina di verniciatura e forno dovuto ad un guasto elettrico. I soccorsi da parte dei vigili del fuoco sono stati tempestivi e hanno contenuto l’incendio.
OSSERVATORIODIRITTI.I T
PFAS PIEMONTE: LA RIBELLIONE DI ALESSANDRIA CONTRO IL POLO INDUSTRIALE
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Gravissimo incidente a Kocevje, cittadina nel sud della Slovenia a 80 chilometri da Trieste. Una forte esplosione e una colonna di fumo denso e nero visibile a chilometri di distanza, mentre la cittadinanza viene invitata a rimanere in casa e a chiudere tutte le finestre. L’impianto è quello della Melamin, una storica impresa attiva fin dal 1954 e da anni leader nella produzione di agenti chimici e resine per i comparti della carta, della gomma, delle vernici e delle costruzioni. L’esplosione sarebbe stata causata da un tragico errore umano: “ durante le operazioni di pompaggio di una materia prima nel magazzino, per sbaglio è stata usata un’altra materia prima, che ha causato l’esplosione”, ha dichiarato il direttore dello stabilimento Srečko Štefanič. Si stanno valutando le conseguenze sulle risorse naturali del grave incidente che potrebbe comportare ingenti costi di bonifica, ripristino del danno ambientale e risarcimento dei terzi danneggiati dai fumi. L’errore umano è frequente causa di incidenti, compresi quelli con conseguenze per l’ambiente. E’ quasi impossibile azzerare completamente questo rischio e la bassa frequenza di questa tipologia di eventi contribuisce a far abbassare l’attenzione nel personale generando la falsa illusione di essere immuni a sbagliare.