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04.03.24

LA GAZZETTA DELL'ADDA

Incendio al Centro per le telecomunicazioni della Tim, trenta dipendenti evacuati dai Vigili

04.03.24

LA TRIBUNA DI TREVISO

In fiamme la canna fumaria del Garden Relais di Borso

13.02.24

TG.LA7.IT (WEB)

Svezia, scoppia un incendio nel piu’ grande parco divertimenti del Paese | TG LA7

Non si è soliti pensare ad un parco di divertimenti come fonte di un possibile danno ambientale, ma è quello che può accadere di fatto in qualsiasi attività produttiva, con la formazione di nubi tossiche che possono interrompere le attività limitrofe e causare danni respiratori alla popolazione, e con la formazione di acque e schiume di spegnimento che possono penetrare nel terreno e contaminare la falda o impattare i corsi d’acqua vicini. Tutti danni che non sono normalmente coperti dalle polizze incendio ma solo da polizze dedicate di tutela ambientale

02.02.24

GREENME.IT (WEB)

C’e’ un invisibile e tossico nemico nei microestuari dei fiumi: PFAS, disastro ambientale nascosto

Quello della contaminazione da PFAS è un problema che riguarda qualsiasi settore della nostra vita e i nuovi dati sono davvero allarmanti.

31.01.24

QDS.IT

Trapani, dopo l’acqua inquinata il ritorno alla normalità

Dopo numerosi disagi per i cittadini è stato individuato un tubo di ferro arrugginito che ha causato i problemi sulla salubrità dell’acqua e sono stati avviati i conseguenti interventi di ripristino. L’acqua reflua inquinata andava a confluire nelle condutture dell’acqua potabile per via di un tubo di ferro arrugginito, che risale ai tempi della costruzione delle case popolari o, forse, della Caserma dei
vigili del fuoco. Si tratta in ogni caso di una tubatura che non fa parte direttamente della condotta comunale, ma di un allaccio che attraversava una fognatura. Un adeguata manutenzione è fondamentale per evitare danni ambientali da parte di tutti, poiché chiunque potenzialmente può causare un danno all’ambiente.

15.12.23

ECO DI BIELLA

Liquami nel bosco

Un’ingente sanzione amministrativa è stata è stata elevata nei confronti del Santuario di Graglia a causa di uno sversamento di liquami che si è originato per via di una tubazione rotta. Importante ricordare che danni all’ambiente posso avere origine da qualsiasi tipo di attività.

15.12.23

LADIGE.IT (WEB)

Terreni inquinati a Trento Nord, vertice in Procura sui tempi delle analisi su Sloi e Carbochimica

Anche i siti dismessi possono provocare danni all’ambiente e contaminare l’ambiente circostante. La normativa prevedere che il proprietario provveda a contenere la contaminazione e metta in atto le attività di bonifica per evitare il propagarsi del inquinamento. Le azienda ignorano le responsabilità in materia ambientale, ma ciò può avere conseguenze gravi anche dal punto di vista penale e non solo civile.

12.12.23

APRILIANEWS.IT

Aprilia: Bonificati dai rifiuti bruciati i quattro capannoni andati a fuoco all’ex Freddindustria. F

Dopo 10 mesi dal rogo che ha distrutto la Freddindustria, per cause ancora ignote, si è conclusa una prima fase di bonifica che riguarda la rimozione dei rifiuti e delle lamiere bruciate, tuttavia le operazioni di bonifica non sono ancora terminate. L’incendio rimane lo scenario di danno ambientale più comune, perché può riguardare tutte le aziende, senza distinzione e nonostante la polizza incendio sia ampiamente diffusa una polizza per danni ambientali fatica ancora a trovare accoglimento da parte delle imprese italiane. E’ bene ricordare però che solo una polizza per danni all’ambiente copre le conseguenze ambientali di un incendio e talvolta i proprietari dei siti pur non essendo responsabili dell’incendio, devono comunque provvedere alla bonifica per evitare che la contaminazione si propaghi oltre i confini del proprio stabilimento.

29.11.23

NOTIZIE.VIRGILIO.IT

Canton Ticino, incendio a Lumino (Bellizona): distrutto capannone industriale, acciaio fuso dalle fi

30.08.23

CORRIEREDELLACAMPANIA .IT (WEB)

Incendio cosmetici a Barra San Giovanni: diossine e inquinanti oltre le soglie

Un incendio, con conseguente colonna di fumo visibile  anche ad alcuni chilometri di distanza, si è sviluppato in un deposito di prodotti cosmetici, nella zona orientale di Napoli. I primi rilievi di Arpa hanno evidenziato il superamento per alcuni parametri della qualità dell’aria, ragion per cui i monitoraggi proseguiranno anche nei prossimi giorni. Ancora sconosciute le cause.