Tecnologie sostenibili
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CORRIERE DELLE ALPI
Una nuova tecnologia per abbattere i Pfas Acque del Chiampo lancia il progetto
HI-TECH AMBIENTE
I sistemi ZLD Zero Liquid Discharge
Verso l’industria a scarico zero: i sistemi ZLD (Zero Liquid Discharge) si affermano come soluzione strategica per la gestione sostenibile delle acque reflue industriali. Queste tecnologie mirano a eliminare lo scarico di qualsiasi effluente liquido, consentendo il recupero e il riutilizzo dell’acqua e di materiali preziosi. Sebbene comportino costi elevati di investimento e gestione, i sistemi ZLD offrono notevoli vantaggi in termini di sostenibilità ambientale e reputazione aziendale, soprattutto in un contesto regolatorio incerto e tardivo (es. PFAS) nel quale l’ente pubblico tarda a fissare dei limiti, ma l’impresa deve comunque fare riferimento al principio di precauzione
HITECHAMBIENTE.COM (WEB2)
La depurazione delle acque reflue
ENEA sta portando avanti nuovi sistemi di depurazione delle acque reflue, con particolare attenzione ai microinquinanti emergenti come farmaci, antibiotici e microplastiche.
ILGIORNALEDIVICENZA.I T (WEB)
Con la start up “Spuma” si rimuovono i Pfas
Dall’incessante ricerca, una promettente tecnologia per la bonifica dei PFAS fa sperare nel prossimo sviluppo di tecnologie più sostenibili delle attuali per la rimozione di questi inquinanti dalle matrici ambientali.
AGENZIAGIORNALISTICAO PINIONE.IT
ISPRA * MATERIE PRIME CRITICHE: «76 LE MINIERE ANCORA ATTIVE IN ITALIA, 22 RIENTRANO NELL’ELENCO UE»
Le nuove tecnologie da adottare per perseguire la cosiddetta transizione green richiedono l’utilizzo di materie prime definite “critiche” in funzione della loro importanza economica e dalla ridotta disponibilità. Per tali motivi l’Unione Europea, con regolamento EU 1252/2024, ha richiesto l’elaborazione di un programma minerario nazionale con lo scopo di garantire l’accesso all’approvvigionamento sicuro, resiliente e sostenibile di materie prime critiche essenziali per diversi settori strategici.
L' ESPRESSO
C’e’ qualcosa di nuovo nell’aria anzi di Pfas
Ancora novità preoccupanti sul tema PFAS, famiglia di inquinanti che si diffondono in falda ma sembrerebbero diffondersi anche in atmosfera. A ben guardare però questi composti rappresentano solo una recente sfaccettatura di un approccio industriale ed al rischio molto ben conosciuto, quanto ottuso e poco lungimirante. Si potrebbe allora considerare la sfida dei PFAS come un’opportunità: di nuove tecnologie e nuovi prodotti (sperando di non trovarci punto e d’accapo fra qualche anno)
LASVOLTA.IT
L’inquinamento ora si osserva da satelliti di Platino
E’ iniziata in Italia per conto dell’agenzia spaziale europea la realizzazione di 4 satelliti innovativi che consentiranno il monitoraggio ambientale del territorio, cartografando ad altissima risoluzione ed in tempo reale incendi, inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, fornendo quindi ai cittadini ed alla pubblica amministrazione dati estremamente utili per migliorare la gestione ambientale del Paese.
BRESCIAOGGI
Sisma, alluvioni e catastrofi varie Una app puo’ evitare il peggio
In una situazione di continuo incremento degli eventi naturali eccezionali, interessante sperimentazione di un’app per fornire informazioni e coordinare assistenza ai cittadini in caso di crisi
CIVONLINE.IT (WEB)
Presentato un nuovo processo che mira a ottenere la degradazione completa delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) contenute nei percolati da discarica mediante degradazione termica. Un risultato che forse dovrebbe far riflettere anche sull’importanza del sostegno alla ricerca scientifica.