Depuratore
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WELFARENETWORK.IT (WEB2)
Padania Acque alla presentazione volume Inquinanti emergenti ….
LA STAMPA - EDIZIONE NOVARA
Arona, batteri nel Vevera bagni vietati alle Rocchette
L’episodio di inquinamento ad Arona evidenzia i danni ambientali e collaterali causati da eventi come i troppo pieni fognari, sempre più frequenti con le piogge intense legate ai cambiamenti climatici. Oltre all’adeguamento degli impianti, è fondamentale che Comuni e gestori si dotino di coperture assicurative per i danni all’ambiente: oggi meno dell’1% ne è provvisto.
ILGIORNALEDELTERMOIDRAULICO.IT
ENEA: una tecnologia UV per rimozione microinquinanti dalle acque reflue
ENEA sta mettendo a punto a una tecnologia a luce ultravioletta (UV) per depurare le acque reflue da differenti tipologie di contaminanti,in particolare rimuovendo microinquinanti emergenti (farmaci, plastiche)
CONTRORADIO.IT (WEB)
Calenzano: dopo l’incendio all’Eni, corsi d’acqua contaminati
Le conseguenze di un incendio possono avere impatti importanti sulle matrici ambientali. Oltre alla ricaduta al suolo dei fumi di combustione, le acque d spegnimento possono prendere in carico sostanze inquinanti e diffonderle all’esterno attraverso gli scarichi industriali.
Risulta quindi fondamentale un’attenta analisi dei rischi e la predisposizione di efficaci misure di prevenzione e mitigazione.
LANAZIONE.IT (WEB)
Esplosione Calenzano, nessun danno ambientale per la nube. Intervento sui corsi d’acqua
Possono essere molteplici le conseguenze sulle matrici ambientali di un incendio: la formazione della nube nera può compromettere la qualità dell’aria mentre la ricaduta al suolo può impattare i terreni mentre le acque di spegnimento possono mettere in crisi l’operatività dei sistemi di trattamento con conseguente scarico di reflui non conformi.
GAZZETTADIAVELLINO.IT
Montella, il mistero del fiume Calore imbiancato con la soda
Cosa succede alle nostre acque nere domestiche? E agli scarichi idrici di una qualsiasi azienda? Tutti questi scarichi vengono normalmente inviati ad un depuratore, privato o pubblico, e da lì le acque trattate vengono scaricate a fiume. Se ci fermiamo un attimo a pensare a questo semplice fatto, è immediato percepire come un guasto all’impianto di trattamento si può tradurre in uno scarico sopra i limiti autorizzati e in un potenziale danno all’ambiente. E’ quindi fondamentale controllare i parametri di funzionamento, fare la regolare manutenzione e dotarsi delle opportune coperture assicurative.
LA REPUBBLICA - EDIZIONE GENOVA
Guasto al depuratore, mare off limits per 2 chilometri a Levante
GAZZETTA DEL SUD
Mare inquinato Balneazione vietata
Emesso il divieto di balneazione nel tratto di mare in località Patti , a seguito di disfunzioni rilevate agli impianti di sollevamento e al relativo sversamento di acque bianche .
Il resto del Carlino
Una fogna a cielo aperto Prelievi Arpam e indagati
Perdite dalle tubazioni recentemente realizzate che dovevano far confluire le acque nere al nuovo depuratore, ma sarebbero state schiacciate dal passaggio dei mezzi agricoli, scolmatori non autorizzati che avrebbero di fatto portato le acque nere sui fossi e nei terreni agricoli a valle, un impianto di depurazione nuovo che non funzionerebbe nel modo corretto: questa la situazione al vaglio degli investigatori che stanno indagando sulla presunta situazione di inquinamento e di danno ambientale a Filottrano (Marche), oltre che sulle eventuali responsabilità nella gestione della spesa pubblica e degli appalti.
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Verso l’industria a scarico zero: i sistemi ZLD (Zero Liquid Discharge) si affermano come soluzione strategica per la gestione sostenibile delle acque reflue industriali. Queste tecnologie mirano a eliminare lo scarico di qualsiasi effluente liquido, consentendo il recupero e il riutilizzo dell’acqua e di materiali preziosi. Sebbene comportino costi elevati di investimento e gestione, i sistemi ZLD offrono notevoli vantaggi in termini di sostenibilità ambientale e reputazione aziendale, soprattutto in un contesto regolatorio incerto e tardivo (es. PFAS) nel quale l’ente pubblico tarda a fissare dei limiti, ma l’impresa deve comunque fare riferimento al principio di precauzione