Rassegna Stampa

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13.06.23

IL SOLE 24 ORE

Clima e acqua, l’idroelettrico crolla del 38% nel 2022

Uno studio di Cassa Depositi e Prestiti analizza le conseguenze che la crisi idrica in atto ha sulla produzione di energia elettrica e sulla transizione energetica, quantificando in circa 20 miliardi di euro i danni prodotti nel triennio 2020-2022.

In Italia l’idroelettrico rappresenta la prima fonte di elettricità rinnovabile ma, se nel 2021 costituiva il 39,4%, nel 2022 è sceso al 28,4 %.

Le cause, oltre al deficit delle precipitazioni, vengono imputate anche all’aumento della richiesta di energia elettrica, la limitata capacità di stoccaggio, l’invecchiamento e la mancata manutenzione degli impianti.

 

11.06.23

ILRESTODELCARLINO.IT (WEB)

Montagne e montagne di rifiuti. Allestiti tanti siti di stoccaggio. A Russi un principio d’incendio

La gestione del post emergenza degli eventi alluvionali in Emilia Romagna comporta anche la necessità di individuare nuovi siti da destinare al deposito dell’enorme quantità di rifiuti prodotti con l’introduzione di nuovi scenari di rischio come, ad esempio, il rischio di incendio.

10.06.23

AGENPRESS.IT

Emilia Romagna. Lav, un intero ecosistema irrimediabilmente alterato da cio’ che l’alluvione ha travolto

L’articolo riporta un’analisi delle conseguenze sull’ecosistema dovute alle recenti alluvioni in Emilia Romagna, ricordando che “… i problemi ambientali sono comunque veri problemi sociali …”

09.06.23

www.lasvolta.it

Disastri ambientali sempre più comunità chiedono risarcimenti

Diverse multinazionali straniere sono finite sotto accusa per aver inquinato e distrutto il Pianeta. Infatti, negli ultimi anni sempre più comunità colpite da queste tragedie si rivolgono ai tribunali per ottenere dei maxi risarcimenti. Che sia diventata una questione commerciale piuttosto che ambientale? E’ proprio questa, infatti, una delle preoccupazioni principali.

08.06.23

REPUBBLICA.IT

Ucraina, il crollo della diga di Kakhovka e’ una catastrofe ecologica. “Potrebbe essere peggio di Ch

Il crollo della diga di Kakhovka in Ucraina è la più grande catastrofe ambientale in Europa negli
ultimi 10 anni. Infatti, un’enorme massa d’acqua ha travolto città, stazioni di servizio, aziende e industrie e questo potrebbe comportare che una vastissima area, dedicata anche all’uso agricolo come per le coltivazioni di grano e olio da girasole, venga contaminata da prodotti chimici e petrolifero con il rischio che possa sfociare nel Mar Nero. Ancora incerte le cause del crollo.

07.06.23

BRESCIATODAY.IT (WEB)

Strage di pesci nella roggia: “I responsabili la pagheranno cara”

L’acqua della roggia si tinge di nero provocando una moria di pesci tra quelli che popolano il Polcinello, corso d’acqua che attraversa Borgo San Giacomo e Orzinuovi. I controlli sono scattati immediatamente ed al primo esame sembra liquido proveniente da impianti di biogas. Proseguono le indagini per individuare i colpevoli.

05.06.23

GRUPPODINTERVENTOGIUR IDICOWEB.COM

Lacqua delle Apuane e’ inquinata dalla marmettola, non per una piaga biblica.

Centinaia di migliaia di metri cubi di acqua dei fiumi e dei torrenti delle Alpi Apuane sono inquinati dalla marmettola (fanghiglia di marmo finemente tritato scaricato negli impluvi e corsi d’acqua). La causa è esclusivamente l’attività illecita, rappresentata dagli scarichi abusivi dell’estrazione del
marmo. Bisogna intervenire concretamente per la difesa della fondamentale risorsa idrica.

 

 

 

08.06.23

ELETTRICOMAGAZINE.IT

Danni all’ambiente, una proposta di legge per favorire l’assicurazione delle aziende

Nelle imprese italiane manca una vera cultura a favore della prevenzione e della riparazione dei danni alle risorse naturali. Sono infatti meno del 2% le aziende che hanno attivato delle polizze assicurative a copertura di questa tipologia di rischi. Da qui parte la proposta di legge presentata alla Camera Dei Deputati che punta, attraverso il sistema di credito d’imposta al 20%, a incentivare le imprese a fare maggiore ricorso alle polizze per danno all’ambiente.

 

02.06.23

LA DIFESA DEL POPOLO

Il Veneto inquinato da se stesso

Interessante il nuovo metodo in fase di implementazione in Veneto per la prioritizzazione degli interventi di bonifica da effettuare sui “siti orfani”, a carico degli enti pubblici. Resta purtroppo il fatto che le risorse economiche sono sufficienti per un terzo dei siti, e che si tratta di soldi della collettività, in barba al principio “chi inquina paga”, criterio fondante della normativa ambientale europea

07.06.23

GIORNALETRENTINO.IT ( WEB)

I Pfas finiscono dalla Maza nel fiume Adige

Sostanze chimiche pericolose dalla discarica di Arco finiscono in acqua nel fiume Adige(Trentino). Sono i Pfas, perfluoroalchilici, impermeabilizzanti indistruttibili, che vengono utilizzati per rendere impermeabili tessuti, pellicole, pentole e schiume antiincendio, pericolose per la salute dell’uomo. Esiste il regolamento europeo 1021/2019 che vieta il rilascio nell’ambiente delle sostanze organiche persistenti ma questo sembra non essere sufficiente a frenarne la diffusione.