Rassegna Stampa
Filtra
07.01.20
CORRIERE DELLA SERA - EDIZIONE BRESCIA
SELCA, C’E’ IL PIANO PER RIMUOVERE I CUMULI DI SCORIE
09.01.20
07.01.20
LA NAZIONE - EDIZIONE UMBRIA/TERNI
LE FOGNE ROTTE ALLAGANO LA STRADA MULTE PESANTI PER TRENTA FAMIGLIE
24.12.20
ACQUE REFLUE DI NAVI QUARANTENA
24.12.20
SMALTIMENTO AMIANTO CHI E’ RESPONSABILE DELLA MANCATA BONIFICA
24.12.20
IL TERMOIDRAULICO
21.03.22
Gli tsunami nel Mediterraneo
24.12.20
CEMENTIFICIO DI ANHOVO
24.12.20
BUSSI LA DISCARICA RESTA UNA MINACCIA
22.03.22
Impianti e depositi chimici
Lo scenario di una guerra rende evidentemente tutto più drammatico e catastrofico, ma quello che dobbiamo comunque tenere sempre presente è che uno stabilimento o un deposito di sostanze chimiche, anche di uso quotidiano e domestico come l’ammoniaca, non è mai da sottovalutare e può creare gravi conseguenze all’uomo e all’ambiente, sia nel caso di incidente che, come nel caso in esame, di uso scellerato di bombe
- « Precedente
- 1
- …
- 195
- 196
- 197
- 198
- Successivo »
Negli ultimi 3500 anni si sono verificati almeno 290 maremoti nel Mar Mediterraneo, in alcuni casi con onde fino a 50 metri, ma anche nei maremoti con onde di poco superiori al metro si è verificata l’inondazione dell’entroterra anche per centinaia di metri. Prevenzione significa non soltanto esaminare il proprio stabilimento e ciclo produttivo, ma anche l’ambiente circostante e le possibili interazioni