Rassegna Stampa

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01.03.22

BRESCIA.CORRIERE.IT

Terzo rogo in 4 mesi in una ditta di rifiuti. Arpa: e’ sempre plastica

Terzo rogo, nel giro di quattro mesi, in aziende che si occupano di recupero di rifiuti nel bresciano. In questo caso l’incendio ha colpito un’azienda specializzata nella cernita e riciclo di scarti di alluminio. Sono in corso i monitoraggi ambientali da parte di ARPA e le verifiche per capire le cause dei roghi.

01.03.22

RAVENNAEDINTORNI.IT ( WEB2)

Punte Alberete, rischio inquinamento da gasolio dopo incidente sulla Romea

A causa di un incidente stradale un mezzo pesante, che trasportava legname sulla strada statale Romea in provincia di Ravenna, è uscito fuori strada provocando la rottura del serbatoio e la conseguente fuoriuscita di gasolio. Sono state attivate tutte le misure di emergenza e le attività sono direttamente seguite da ARPA.

01.03.22

GIORNALE DI BRESCIA

Inquino’ la seriola, azienda rischia multa e processo

E’ stato individuato il responsabile dell’inquinamento del Torrente Seriola ad Ospitaletto, nel bresciano. Si tratta di un’azienda che si occupa di trattamenti industriali di metalli, le conseguenze, nei suoi confronti, potrebbero essere particolarmente pesanti.

25.02.22

CORRIERE DEL VENETO Ed. Venezia e Mestre

Fabbrica di suole a fuoco. Campionamenti su aria e acqua

Incendio al Suolificio Padovano di Fiesso, un’azienda di verniciatura tacchi e produzione di suole. L’incendio in questo caso si è sprigionato da una presa di corrente difettosa. Completamente distrutto l’impianto e gravi danni all’ambiente conseguenti all’incendio.

01.03.22

MARCHENOTIZIE.IT

Incendio a raffineria API di Falconara, valutazioni su danni ambientali

A causa della rottura di una tubazione si è sviluppato, in una raffineria a Falconara in provincia di Ancona, un incendio che ha coinvolto olio combustibile e gasolio pesante. Le fiamme sono state prontamente domate dai vigili del fuoco mentre ARPAM si è attivata per monitorare la situazione e formulare le prime valutazioni. La durata e l’estensione dell’evento sembrerebbe non costituire motivo di preoccupazione circa il potenziale inquinamento dell’aria.

25.02.22

CORRIEREDELLUMBRIA.CO RR.IT (WEB)

Terni. Rogo Ferrocart, controlli sulla catena alimentare: ortaggi, latte, uova

Incendio nell’impianto di trattamento rifiuti Ferrocart di Terni. Diversi inquinanti tra cui diossine si sono depositati in un’area di 3 km attorno al sito. Forte la preoccupazione dei cittadini anche per gli inquinanti presenti nell’aria. Nell’ampia area interessata dalla contaminazione sono presenti aziende alimentari e campi coltivati. L’ordinanza del sindaco vieta il consumo umano degli alimenti prodotti in quell’area. Al verificarsi di un incendio sono frequenti conseguenze ambientali dovute ai fumi e alle acque di spegnimento. A tutela dei cittadini sarebbe importante che tutte le aziende avessero adeguate coperture assicurative per i danni all’ambiente in modo da avere la certezza che l’impresa abbia risorse sufficienti per far fronte alle spese di bonifica, ripristino e al risarcimento dei terzi danneggiati.

25.02.22

LASVOLTA.IT

La guerra di Putin causera’ anche un disastro ecologico?

Gli attacchi a depositi di armi e carburante ucraini hanno
innescato incendi che stanno inquinando aria e suolo. Si
teme che la Russia miri ai 15 reattori nucleari presenti intorno
a Kiev. Il rischio è una catastrofe ambientale senza
precedenti

25.02.22

TELEAMBIENTE.IT

Inquinamento, allarme al lago di Ragogna: tinto di nero il manto dei cigni

Anche un piccolo sversamento di sostanze inquinanti può arrecare danni molto gravi alle risorse naturali, soprattutto se estremamente vulnerabili come un piccolo lago che ospite specie protette, luoghi di nidificazione, habitat naturali. In questo caso si sta ancora cercando l’origine dello sversamento. Il ripristino dell’area e delle specie danneggiate potrebbe richiedere interventi molto lunghi ed onerosi.

25.02.22

BRESCIATODAY.IT (WEB)

Sversamento illegale, l’acqua del torrente si tinge di bianco: e’ allarme inquinamento

La patina biancastra rilevata da Arpa Brescia nelle acque del torrente sarebbe
da ricondurre agli scarichi della Alfa Ossidazione, un’azienda di trattamento metalli della zona. Sembra che lo sversamento sia avvenuto a causa del malfunzionamento di un sistema di controllo e in particolare di un rilevatore di ph che non segnalava il livello fuori norma delle acque di risulta delle lavorazioni dell’alluminio che così non venivano bloccate. Il difetto tecnico o il malfunzionamento di un impianto sono una frequente causa di danno all’ambiente. L’azienda anche in assenza di dolo o colpa è comunque tenuta a sostenere le spese di bonifica e ripristino delle risorse naturali danneggiate e a risarcire i terzi.

25.02.22

ILGAZZETTINO.IT (WEB)

Processo Pfas, l’ex dirigente Arpav: «La barriera idraulica di Miteni non ha mai funzionato»

Il caso Miteni resta uno dei più gravi della storia del nostro Paese per estensione della contaminazione. Ad aggravare la posizione dell’azienda il fatto che non si sia fatto abbastanza per evitare l’aggravarsi della contaminazione dal 2013 al 2021.